La notizia

Basta un metro. E' questa una delle nuove regole stabilite dal Governo - dopo un tira e molla tra Stato e Regioni durato fino a tarda notte - che ha dimezzato le distanze obbligatorie nei locali e in spiaggia, ponendo inoltre limiti alle mascherine. Alle regioni è data la possibilità di ampliare le aperture e dal 3 giugno è stata confermata la libertà di spostamento tra regioni, così come la riapertura delle frontiere. Ma è ancora braccio di ferro sulle sanzioni, con l'ipotesi di possibili arresti per chi viola la quarantena. "Il rischio è calcolato - ha spiegato il premier Giuseppe Conte - adesso servono fiducia e senso di responsabilità". (QN) @  Anche il Piemonte dà l'ok per la ripartenza. Il Governatore Alberto Cirio firma l'ordinanza: via libera allo sport, senza spogliatoi e palestre. Addio all'obbligo di prenotare il take-away (fermo restando quello di non consumare all'interno dei locali) e da mercoledì parchi aperti per tutti i bambini. "Abbiamo scelto il principio della gradualità - spiega su Repubblica - per consentire  a tutti di adottare le misure necessarie nei tempi dovuti". @ Intanto, tra le disposizioni che da oggi saranno attive in bar e ristoranti sono stati confermati anche gli accessi privilegiati tramite prenotazione, con l'obbligo di conservare per 14 giorni l'elenco delle prenotazioni. E ancora: casse schermate e pagamenti elettronici; divieto di allestire buffet; mascherine e igienizzanti per il personale a contatto con i clienti; barriere in plexiglass o divisori tra i diversi tavoli (la distanza di un metro non varrà per i congiunti); menu online o monouso; ingressi limitati nei locali più piccoli; spazi esterni da privilegiare; caffè al bancone ma a distanza (di almeno un metro); ricambio frequente dell'aria nei luoghi chiusi. (QN) @ Tuttavia non si quieta il malcontento della ristorazione, che si avvia alla nuova normalità tra rabbia e dubbi. Sul Giornale le proteste degli chef: da Massimo Bottura che dichiara di non sapere quando riaprirà a Bruno Barbieri, che dice: "Dovrò rifare il locale". @ Sul Corriere della Sera intervengono gli chef Stefano Cerveni (Terrazza Triennale) e Tano Simonato (Tano Passami l'Olio), con due tesi contrapposte. Se per il primo è per la riapertura "E' una scommessa da vincere", il secondo prende tempo e dice: "I clienti non sono ancora pronti". @ Alla fine anche l'Harry's Bar riapre le serrande, ma non lo fa oggi. Dopo giorni di polemiche al grido di "Io non apro", anche Arrigo Cipriani ha annunciato di voler riaprire il suo storico locale, ma non prima della fine di giugno. "Dovremo imparare a fare a meno dei turisti" ha spiegato il patron, che invece ha già riaperto tutti i suoi ristoranti nel resto del mondo, da Miami a Hong Kong. (Libero) @ L'Italia riparte, ma gli italiani hanno paura (e tasche vuote). Secondo i sondaggi, tra gli effetti della pandemia vi sarà una rivoluzione nelle abitudini. Solo il 35,2% andrà al ristorante con la stessa frequenza di prima, il 42,4% nei bar, il 42,5% nei centri commerciali. L'unica categoria che supera il 50% è quella dei negozi. (Il Fatto Quotidiano) @ E la pandemia cambia non solo le abitudini, ma anche i consumi: prodotti come farina, lievito e guanti monouso restano introvabili, mentre sugli scaffali dei supermercati restano invendute moltissime referenze che nessuno vuole più. Lo spiega Attilio Barbieri su Libero di domenica. @ Si fanno poi insistenti le notizie che riguardano un indebolimento progressivo del virus. Negli ospedali "scompaiono" le polmoniti gravi e la comunità scientifica punta sulla bella stagione: i raggi ultravioletti del sole potrebbero infatti costituire una difesa contro il morbo. (QN).

 

Negozi di prossimità, e-commerce e il suono delle api

Botteghe di quartiere ed e-commerce. Nel dopo pandemia vincono gli opposti . La città diventa policentrica e lavoro e shopping si fanno più flessibili premiando l'on-line, ma anche i negozi di prossimità, a non più di 15 minuti da casa. L'inchiesta di Lucia Galli sul Giornale di oggi. @ Dalla spesa ottimizzata al vino che si paga solo se si vende. Le startup affrontano l'era post-Covid e accompagnano i ristoranti nella riapertura unendo cibo e tecnologia, con programmi studiati ad hoc. E' il caso, ad esempio, di "Soul K", che fornisce ai ristoranti prodotti di base su cui gli chef possono poi applicare il loro tocco personale, che ha stanziato un milione di euro e speciali sconti per i ristoranti della Lombardia. O di "Winesider", che ha inventato un nuovo sistema di gestione della cantina dei ristoranti per pagare solo ciò che viene effettivamente venduto. (Il Giornale) @ "Fateci vendere i pop-corn in sala". Stabilita la riapertura di cinema e teatri il prossimo 15 giugno, anche per questa categoria sono molti gli interrogativi che restano aperti. Su QN interviene Mario Lorini, presidente dell'Associazione nazionale esercenti cinema, che fa il punto sulla nuova vita del grande schermo. "I cinema - spiega - diventeranno un luogo sperimentale di socialità: metteremo equilibrio tra la necessità di sentirsi in sicurezza e quella di condividere uno spettacolo. I bar dovrebbero restare aperti, vendendo per esempio pop-corn con sistemi limitati e rispettando le regole. L'intervallo? Sarà più veloce o addirittura sospeso". @ Agricoltura pugliese nel mirino di xylella e criminalità. L'avanzata del batterio verso il nord della regione si unisce alle continue aggressioni della criminalità rurale. Una situazione che per Coldiretti mette a rischio l'incolumità dei contadini. (Avvenire) @ Sulla stessa pagina Andrea Zaghi sottolinea l'importanza della coesione per sostenere la filiera dell'agroalimentare. "Coldiretti - scrive - ha fatto notare come da un lato il fatturato dell'agricoltura italiana in marzo sia cresciuto del 3,1%, ma ha sottolineato come sia ancora necessario fare in modo che i buoni risultati a livello industriale si trasferiscano alla produzione agricola, dove per alcuni prodotti si propongono quotazioni inferiori ai costi di produzione, dal latte alla carne di maiale. (...) L'emergenza pandemica pare non aver cambiato in meglio questo quadro e anzi, per certi versi ha peggiorato la situazione di alcuni attori del settore". @ Un piano per il rilancio dei prodotti di montagna. E' quello che intende attuare Regione Lombardia, che attraverso un bando valorizzerà i prodotti a chilometro zero dell'arco alpino, dal latte al miele, passando per la carne e i formaggi. L'iniziativa è raccontata su Libero di domenica da Fabio Rubini. @ Anche le api "suonano". E' quello che vuole dimostrare il progetto Tobees, un cortometraggio che raccoglie filmati di alveari in tutto il mondo e che grazie ad un software ha trasformato i suoni degli insetti in note. Il documentario sarà lanciato sui Social mercoledì, in occasione della Giornata mondiale delle api. (Corriere della Sera)

 

Il pensiero

"Puntare sugli umili e la loro resilienza" è la ricetta anti-Covid di Terra Madre spiegata su La Stampa dal fondatore Carlo Petrini. "Gli umili della terra - scrive - oggi più ancora di ieri sono in prima linea per garantire la sussistenza delle comunità in cui vivono e accorciare il divario sociale". In tutto il mondo, infatti, sono molte le realtà in prima linea per assicurare la continuità delle economie sostenibili di prossimità, rafforzando la relazione tra produttori e cittadini. Dall'Olanda al Cile e fino all'Italia, dopo la chiusura dei mercati gli attivisti locali hanno iniziato a fare in prima persona il servizio di consegna a domicilio per non gravare sui produttori più piccoli. "Ecco allora che ciò che oggi spinge per necessità ad aguzzare l'ingegno di contadini e cittadini, può gettare le basi per il sistema alimentare di domani”.

In ricordo di Ezio Bosso

Fra i tanti ricordi dello straordinario musicista Ezio Bosso, su ilGolosario.it di ieri l’iniziativa di far ballare i lieviti del vino, nelle cantine Rocche dei Manzoni di Monforte d'Alba.

L'assaggio

Il primo assaggio della settimana è un secondo piatto molto gustoso della cucina italiana, interpretato da Alessandra, chef del ristorante La Grangia di Settala (MI). Su ilGolosario.it la videoricetta della trippa!

Il Vino

Il Boca 2013 di Cascina Montalbano (tel. 335 600 7404) di Boca (NO). Già nostro Top Hundred si conferma eccellenza, con il suo colore rubino con riflessi granata, i suoi profumi floreali di viola e le note di frutta rossa e spezie, il suo gusto caldo, minerale, di notevole finezza e dal finale infinito.