La Notizia

La cucina italiana torna dalle Cesarine. Nel mare magnum delle mode gourmet, tra cibi esterofili e piatti sempre più ricercati, da Bologna parte la rivincita delle cuoche di casa. E lo fa attraverso un portale, cesarine.it, che permette di andare a cena da chi insegna le ricette tradizionali. “L’idea è semplice - spiega su La Verità l’ideatore Davide Maggi - ma per avvalersi del titolo di Cesarina bisogna superare una selezione e riuscire a tramandare una storia antica”. Provare per credere. @ E se da un lato c’è chi punta a riscoprire la tradizione, dall’altro la tecnologia compie passi da gigante, anche nell’alimentazione. E una delle nuove frontiere riguarda i cibi che si conservano per anni grazie ad un particolare trattamento in grado di mantenerli buoni e di qualità senza necessità di surgelarli. Su Libero l’intervista di Viviana Persiani all’ideatore, il ricercatore Antonio Giodice. @ “Da 40 anni campi mai così aridi”. E’ il nuovo allarme lanciato dai risicoltori, messi in ginocchio dalla siccità a poche settimane dall’inizio dell’irrigazione. “Quest’anno c’è stato il 60% in meno di neve, l’unica speranza ora è la pioggia”. (La Stampa) @ Un vigneto accanto alle cascine dei partigiani. Su La Stampa è anche da leggere la storia di Roberto Ghio, il viticoltore di Bosio (Alessandria) che nel parco Capanne di Marcarolo coltiva filari a 815 metri di altitudine. E che anticipa: “La prima vendemmia arriverà quest’anno”. @ Paese che vai, pizza che trovi. Ma il piatto più “democratico” del mondo non sempre, in realtà, è alla portata di tutti e a Caracas, ad esempio, è un lusso che si possono permettere solo i generali. E’ quanto spiega Alessandro Monteduro, il direttore di Acs Italia (Associazione di Cooperazione e Solidarietà) che su Libero racconta: “Una margherita costa due mesi di stipendio, al ristorante vanno solo i gerarchi di Maduro”.

Cioccolato e packaging del vino

Cioccolato amaro è il titolo scelto dal venerdì di Repubblica per passare in rassegna le ultime vicende che hanno coinvolto marchi storici del cioccolato come Peyrano e Pernigotti. Crisi di settore? Non proprio, spiegano altri cioccolatieri di ben altra fortuna (come Venchi e Domori) quanto un mix di attacchi pirateschi al marchio e errori di gestione, a partire al marketing sempre più necessario. @ E di marketing ne sanno anche le cantine che puntano sempre più sul packaging come dimostra il Vinitaly Design Int’l Packaging Competition, giunto alla 23^ edizione, che ha visto trionfare nella categoria “Etichetta dell’anno” la cantina siciliana Palmento Costanzo, che con il suo “Etna Rosso Contrada Santo Spirito 2015” ha proposto “un legame non convenzionale e retorico” con l’Etna. La recensione del vino è anche al centro dei nostri assaggi di oggi. 

Un premio per chi racconta il peperone

Carmagnola, con le sue specialità agricole e con la sua storica fiera (giunta alla settantesima edizione) sarà al centro di un premio giornalistico che premierà articoli e servizi capace di mettere in luce tutte queste peculiarità. Sulla pagina del comune di Carmagnola sono disponibili i materiali per partecipare al premio che sarà anche accompagnato, a partire da giugno, da iniziative collaterali come la mostra dedicata ai 70 anni della rassegna. 

Rubriche

Il cliente ha ragione, anche se ha torto?” Andrea Cuomo nella rubrica Retrogusto affronta l’annoso tema del rapporto degli chef con una (ahinoi) ricca schiera di clienti bizzarri. Ma allora, fino a che punto si possono tollerare gli atteggiamenti inappropriati di commensali maleducati? Per lo chef Bruno Barbieri: “Il cliente ha sempre ragione, ma c’è un limite. In molti giocano sul fatto che lo chef ha un rispetto quasi reverenziale per i suoi commensali (…) Il limite sarebbe l’educazione, se questa non appartenesse al passato”. @ Nuovo itinerario goloso per Roberto Perrone, questa settimana in gita tra Bergamo e Brescia dove la dolce spongada chiude i pasti nel periodo pasquale. @ Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro racconta invece la storia di Olga Fusari, la nuova enologa di Ornellaia, la cantina di Bolgheri tra le più importanti del mondo. “Non pensavo di farcela - confida - ho iniziato come operaia”. E oggi rilancia i bianchi in una terra vocata per i vini rossi.

Appuntamenti

Ha preso il via stamane a Trieste, con un convegno moderato da Paolo Massobrio (nella foto un momento dell'inaugurazione) la XIII edizione di OlioCapitale, un appuntamento imperdibile per i cultori dell’extravergine che fino al 18 marzo permetterà di conoscere direttamente produttori, caratteristiche e proprietà organolettiche degli oli di tutta Italia. Ad occupare uno spazio importante della Fiera sarà l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, presente con 7 regioni, che lunedì sarà anche tra i protagonisti del talk show organizzato in collaborazione con la FIPE nazionale dal titolo Ristorazione 4.0: nuovi scenari tra qualità e sostenibilità”. L’incontro, in programma alle ore 10.00, sarà ancora moderato da Massobrio e vedrà gli interventi di Antonio Paoletti, presidente della CCIAA della Venezia Giulia, Enrico Lupi, presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio e Roberto Calugi, dg di FIPE. Il nostro approfondimento su ilGolosario.it. @ Ma è pronto ad animarsi anche il centro di Berbenno, che domani e domenica, grazie al Club di Papillon di Valtellina e Valchiavenna, ospiterà “San Giusep tanti mestè” e BerbenBio 2019, con due giorni di eventi legati all’artigianato, alla cultura gastronomica e alle produzioni biologiche e biodinamiche. Tutte le informazioni a questo link.

L'Assaggio

Al ristorante Or - Cucina d’Arte (fraz. Grintorto - strada Grintorto, 3 • tel. 3319137482) di Grintorto di Agazzano (PC). Questa sosta fa parte delle 10 tappe che oggi Paolo Massobrio consiglia su ilGolosario.it. Un locale della nostra predilezione, con una cucina curata e piatti golosi che vanno dalla triglia in panure, nero di seppia e pomodoro con topinambur e frutti di bosco ai cappelletti, al petto d’anatra con riduzione di vino rosso, radicchio e lamelle di zenzero candito.

Il Vino

L’Etna rosso "Contrada Santo Spirito" 2015 di Palmento Costanzo (tel. 0942 983239) di Passopisciaro (CT). Ha colore rubino trasparente; al naso note molto fini di piccoli frutti, in particolare di more. Al naso è molto intenso e persistente e il bouquet manifesta anche frutta sottospirito accanto a marcatori speziati. In bocca è minerale, ancora con tannini crudi e un’acidità sempre presente. Un vino che già piace, ma che darà il meglio di sé con almeno altri due anni di affinamento in bottiglia. In divenire.