L'uva rende belli. E secondo Coldiretti crea anche nuovi posti di lavoro

Credevate che il vino fosse solo una bevanda? Ebbene oggi è molto di più, in quanto lo troviamo come protagonista di tanti prodotti per la bellezza. Dopo il bagno nel vino, c’è stato un vero e proprio boom della cosiddetta "wine beauty".

Sono nati un dopobarba al Sangiovese, già diversi anni fa ed oggi all’Amarone, ma anche creme per il viso tratte dalla linfa di vite, shampoo al vino rosè e creme antiaging allo spumante... solo per citarne alcuni, fino ai prodotti realizzati con gli estratti ottenuti dagli scarti di potatura della vite.

Il tutto trae origine dalle proprietà anti-invecchiamento dei polifenoli presenti nel vino, dal potere antiossidante dello spumante e da quello energizzante della linfa di vite. Tanto che a Vinitaly Coldiretti ha dedicato un’esposizione proprio a questi prodotti di bellezza.

Questo fenomeno, fra l'altro, ha creato nuove opportunità per gli agricoltori, che possono diversificare la propria attività accostandosi al mondo della cosmesi e diventando così “agristetisti”. Mentre i consumatori attenti al benessere hanno un’alternativa in più all’interno del mondo degli eco-cosmetici. E fra i primi che hanno approcciato questa opportunità, va ricordato, il dottor Andrea Nicola di Aosta che, a Golosaria, in questi anni ha portato al debutto diversi suoi prodotti. 

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