Veronafiere ha ufficializzato le nuove date: dal 10 al 13 aprile 2022. Ma ad ottobre una special edition

Comunicato ufficiale di Veronafiere: Vinitaly posticipa la 54ª edizione dal 10 al 13 aprile del prossimo anno, viste le permanenti incertezze sullo scenario nazionale ed estero. Una decisione condivisa con le organizzazioni e associazioni della filiera vitivinicola e agricola. “Si tratta di una scelta di responsabilità, ancorché dolorosa – ha detto Maurizio Danese, presidente di Veronafiere SpA –. Nel frattempo però Vinitaly continua a lavorare congiuntamente con tutti i protagonisti anche istituzionali del settore, a partire dal ministero delle Politiche agricole e Ice-Agenzia oltre a tutte le associazioni e le categorie, per continuare a supportare la competitività del vino made in Italy sia sul mercato interno che sui Paesi già proiettati alla ripresa, Usa, Cina e Russia in primis”.

In quest'ottica è confermata un'iniziativa come OperaWine, che rimane in programma il 19 e 20 giugno prossimo a Verona. Ma soprattutto, è in via di organizzazione un evento eccezionale di promozione a forte spinta istituzionale a ottobre prossimo. “Si tratta di Vinitaly-edizione speciale, una manifestazione rigorosamente b2b che segnerà la ripresa delle relazioni commerciali nazionali e internazionali in presenza a Verona dal 16 al 18 ottobre” racconta Giovanni Mantovani.

In attesa della ripresa degli eventi fisici nel nostro Paese, Vinitaly prosegue in presenza le iniziative sui mercati internazionali, a partire dalla Russia con le tappe a Mosca e a San Pietroburgo in programma dal 23 al 25 marzo. Dal 3 al 6 aprile sarà la volta di Vinitaly Chengdu e poi a giugno di Wine to Asia (Shenzhen, 8-10 giugno). E sarà ancora la Cina ad aprire con il road show il calendario estero autunnale di Vinitaly (13-17 settembre) prima di trasferirsi in Brasile per la Wine South America (22-24 settembre). Veronafiere, inoltre, mette a disposizione il proprio know how per realizzare ulteriori eventi di promozione in altri mercati obiettivo per il settore.

L’incertezza dei vaccini, causata dallo stop ad Astrazeneca ha dunque convinto gli organizzatori di Vinitaly ad anticipare una decisione che aveva una dead line il 10 di aprile. Tuttavia lo staff di Vinitaly è già al lavoro per accompagnare la ripartenza già in questo 2021, anche alla luce delle confortanti notizie sul vino italiano che sta tenendo, come osservato anche oggi dai nostro servizio intervista con Marco Caprai o dall’interessante articolo su La Stampa (Nord Ovest economia) di Luca Ferrua di stamane.
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