Da Barbara e Paolo alla Vecchia Trattoria del Castello
Torniamo sempre volentieri alla Vecchia Trattoria, da Barbara e Paolo, ristorante con camere attivo sin dal 1884. Guidato dalla stessa famiglia e, dal 2009, da Barbara – che è anche sommelier – e Paolo, addetto al braciere; in sala una giovane cameriera, efficiente e gentile.
La "vecchia trattoria" ci ha accolti con alcune novità nella disposizione e nell'arredamento, piacevoli e più funzionali con notizie su altri futuri cambiamenti per l'ingresso. Entrando a destra, non più la sala grande, ma una raccolta saletta ben arredata con mobili e scaffali per i vini; un bel grigio alle pareti in piacevole contrasto con le classiche tovaglie bianche. Saletta per poche persone, per un pranzo in settimana o per eventi famigliari.
Poi, la grande veranda, prima prevalentemente estiva, con l'alto soffitto a travi in legno e le luminose vetrate apribili su un piccolo giardino, è stata attrezzata per tutte le stagioni con calde stufe e lampade a infrarossi.
La cucina è sempre valida con portate che variano secondo le stagioni e la disponibilità del mercato, con prodotti di ottima qualità. Cucina che piace, ma cercata soprattutto per la carne al braciere. Fino a qualche anno fa vi era il braciere scoppiettante nella veranda, ora sostituito da un forno a brace, e la carne è veramente ottima.
Nel menu che abbiamo consultato la varietà era notevole: cubo di vitella piemontese, tagliata di Angus argentino, cuberoll Black Angus Nebraska, filetto Wagyu Japanese, costata di vitello piemontese, costata Angus Aderdeen scozzese frollatura 45 giorni, fiorentina di manzetta prussiana, T-Bone Usa beef. La pezzatura è definita nel menu, ma si possono richiedere variazioni compatibili.
Il nostro pranzo è iniziato con un benvenuto a base di piccole frolle con mousse alla robiola (vedi foto sopra).
Come antipasto brandacujon aglio nero di Caraglio e cipolla rossa in agrodolce (€ 14), piacevole e saporito connubio, croccante la cipolla;
melanzana CBT glassata alla soia, crema al basilico e pomodorini confit (€ 14), dove la melanzana intera con la salsa non copre il delicato sapore della verdura.
Ancora il classico "nostro" vitello tonnato e la cruda di fassone (€ 14).
Di primo ravioles val Varaita, parmigiano e burro nocciola (€ 16): piatto goloso, a base di gnocchi di patate della Val Varaita impastati nella Toma dalla caratteristica forma allungata.
In alternativa, riso, estratto di zucca, lime e salsa al Raschera (€ 16), piacevole al palato e di ottima cottura. Ancora, agnolotti del Castello al sugo d'anatra (€ 16).
Tra i secondi l’ottimo cuberoll Black Angus Nebraska gr 350 (€ 33);
tagliata di Angus Argentino gr 250 (€ 24) dalle carni morbide e servite con patate al forno;
galletto selvaggio in doppia cottura (€ 20); guancia di vitello al Barbaresco (€ 18) e anche Selezione di Formaggi Parola.
Ai dolci, bunet bianco con amaretti e nocciole (€ 7), semifreddo fondente alla nocciola e bergamotto, tiramisù in due versioni, ananas al naturale o al rhum e Gelato Pepino.
Da rimarcare la carta dei vini ampia e ben strutturata con spazio alle Bollicine Alta Langa e a vari tipi di Champagne. Spazio pure ai vini italiani di grandi case, ma anche di piccole realtà valide. Buona scelta di vini dolci e passiti. E il servizio efficiente con piatti ben presentati con porzioni adeguate.
LA VECCHIA TRATTORIA DEL CASTELLO
via Falicetto, 89
Verzuolo (CN)
tel. 0175 86359