Una cantina che si muove tra vitigni autoctoni e vitigni storici internazionali
Su ilGusto oggi Paolo Massobrio degusta il Vermentino, il vino dell'estate. E ricorda il vincitore al Concorso per il miglior Vermentino di Diano Castello dello scorso anno: il Vermentino Candia dei Colli Apuani “Massetano” di Pietro Mosti.
Siamo sui Colli Apuani dove Pietro, ex gestore di palestre, nel 2003 ha ripreso in mano i vigneti di famiglia e ha realizzato i primi imbottigliamenti. Oggi produce circa 40mila bottiglie l'anno. Massobrio ha voluto assaggiare la nuova annata del vino vincitore nel 2020, il Massetano, dal bel colore paglierino carico, in bocca pieno ed elegante. Anche se il vino che più l'ha stupito è il Vermentino Candia dei Colli Apuani “Riflesso Nero” 2019, prodotto col vermentino nero, di cui dice: "Senti la grafite allo stato puro, il tamarindo e una nota di mora intensa. Un rosso complesso, con note animali distese, mentre il sorso è rotondo, equilibrato e piacevolmente fruttato, con la classica salinità sul finale".
Merita anche il Toscana Syrah “Scopetano” 2018, dalla tannicità fine e setosa, un rosso dal colore rubino concentrato e brillante.
Interessanti anche gli esperimenti che Pietro sta conducendo sul tempranillo, il vitigno spagnolo più importante, che vinificherà in purezza, e su un vitigno raro del territorio Massese, la “barsaglina”, un'uva rossa recuperata all'estinzione, che vedrà la luce in cantina a settembre.
L'Aurora di Francesco
Massa (MS)
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Una bottiglia di Vermentino Candia dei Colli Apuani “Massetano”: euro 14
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