Tre donne al Fronte del Porto di Chioggia

Un’osteria di mare dall’ottimo rapporto qualità/prezzo

Una sera di fine estate, un tramonto che attrae tanto quanto l’appetito che cresce dopo aver parcheggiato e passeggiato tra calli e sottoporteghi chioggiotti. Il ristorante Fronte del Porto è la nostra meta per due motivi: il tramonto sul Canal Lombardo e la cucina gestita da tre donne.
Ci accoglie un’ostessa gentile, con la quale condividiamo le preferenze. Nel frattempo osserviamo il via vai di barchini che, al calar del sole, rientrano in darsena o ormeggiano lungo la fondamenta. Probabilmente il nome del locale risale agli anni ’80-’90, quando la zona era frequentata da numerosi caparossolanti, spesso inseguiti dalle forze dell’ordine tra acque agitate e vongole raccolte in modo totalmente indiscriminato. Oggi i caparossoli li troviamo in menù, e sono una leccornia: vongole di laguna, minuscole e saporite, ben diverse da quelle importate, le cosiddette “filippine”, grandi il doppio e protagoniste in passato di non poche tensioni in queste acque.

Uno sguardo veloce alla carta dei vini, piccola ma coerente con le voci del menu, e con qualche proposta anche al calice.
Ordiniamo vongole lupini 'in cassopipa', antica ricetta veneta che prevede una cottura lenta dei molluschi in coccio a fuoco basso; poi i mantecati – baccalà mantecato su pergamena nera con salicornia, dentice mantecato e crostini – e i marinati di Comacchio con polentina (sarde, alici e acquadelle).
È una cucina verace, di pesce fresco, che si identifica con il territorio e le sue radici.
Gli ultimi bagliori del tramonto accompagnano le seppie in umido con polenta, la tartare di tonno, melone, teriyaki e crumble di taralli – piatto fuori dal coro ma ben eseguito e ben abbinato –
il branzino al forno con patate arrostite, pescato del giorno e vera gioia del commensale,
e infine il polpo scottato con verdure alla catalana, senape, aneto e arancia.
Volendo, non mancano taglieri di salumi e formaggi, proposte di carne o piatti più contemporanei.

Porzioni generose e ambiente cordiale accompagnano un conto intorno ai 40 euro a persona. Una meta che consigliamo per una tappa chioggiotta dal tono autentico e informale.