Nella trattoria della famiglia Traversone una delle migliori cucine di Milano

Non si sono mai montati la testa. Non han mai fatto i fenomeni. Hanno sempre e solo lavorato con talento, passione e spirito di sacrificio. Morale, chef Giovanni Traversone, la sorella Paola e il cognato Claudio, che sono in sala, da anni, rappresentano con la loro Trattoria del Nuovo Macello (via Lombroso, 20 – tel. 0259902122) uno dei migliori indirizzi di Milano.

Tavola storica della città, visto che qui i fornelli sono accesi dal 1929. Primi trent’anni di onorato servizio con la famiglia Corsini, dal 1959 timone nelle mani dei Traversone (il nonno di Giovanni e Paola, con formidabile arguzia, vedendo lo scalino d’ingresso molto consumato, capì che la trattoria era di successo e ne intuì il potenziale futuro). Di generazione in generazione, è arrivata nelle mani di Giovanni, vocazione precoce – da bambino si divertiva a spadellare con la mamma – gavetta con maestri come George Cogny e Marinella Rossi, e oggi a sua volta vero maestro.

L’ambiente è piacevolmente trattoriesco, con il bancone bar d’antan, i pavimenti in granito, i tavoli apparecchiati in modo curato. La cantina è molto interessante, anche con ricca e invitante proposta di vini a bicchiere. Orgoglio dei Traversone, la selezione delle materie prime. L’elenco dei fornitori, solo fuoriclasse del gusto, sul menu.

A pranzo proposta a 18 euro, con possibilità di gustare primo, secondo e dolce. Menu degustazione a 36 euro.

Alla carta
, via con Milano e Roma, con mondeghili o strepitoso carciofo tra la Giudia e la Romana. Di primo elegantissimi cappelletti antichi sapori (la ricetta è della nonna) con brodo ristretto di legumi e Gutturnio (tocco d’autore di Giovanni) o risotto con gli stimmi di zafferano e Lodigiano riserva.

Tra i secondi, “Il” piatto simbolo del locale, e che vale il viaggio, la “Coteletta” del Nuovo Macello, cotoletta di vitello alta con cottura rosata, servita, verificata la frollatura, con o senza osso. In assoluto, una delle migliori di Milano. In alternativa petto d’anatra salsa di miso capperi cacao spinaci e terrina croccante.

Gelato di puro pistacchio con salsa di cioccolato fondente e pistacchi salati o “Dolce Milano” cremoso di cioccolato e zafferano e riso soffiato a chiudere una delle migliori soste che potrete fare all’ombra della Madonnina.
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