Scoperta del Gatti Massobrio, vale il viaggio per il panorama unico e la buona cucina tradizionale

È una scoperta di quelle che fanno del Gatti Massobrio una guida senza eguali, la Trattoria Belvedere (loc. Chevrio – tel. 031964773). Non cercatela sulle altre guide, non c’è. Voi fidatevi. Anche se per arrivarci, dal centro di Bellagio, dovrete arrampicare in direzione Guello – Civenna per una decina di minuti, e dal cartello che indica Chevrio, dovrete affrontare un ultimo tratto di strada sterrata, il vostro piccolo sacrificio sarà pienamente ripagato.

Una volta arrivati, davanti a voi, verde a perdita d’occhio con bovini che pascolano liberi, per un colpo d’occhio che vi farà domandare se siete in alta montagna (il locale, in effetti, si chiama anche baita, con i quattro fratelli titolari, che si dividono i compiti gestendo la Trattoria Baita Belvedere, appunto, e un’azienda agricola, IDrenn, che, salendo, vedrete e dove potrete procurarvi frutta fresca, confetture e latte fresco, yogurt e formaggi).

Lasciata l’auto nel comodo parcheggio, qualche passo seguendo le indicazioni, e appena al di là della breve salita, un’altra emozione. La trattoria – baita, alta su Bellagio, con vista a perdita d’occhio sul celeberrimo promontorio bellagino e il lago. Un incanto. Se la giornata lo consente, se vi va, accomodatevi ai tavoli all’esterno, e godetevi lo spettacolo.

All’interno, per voi, salette calde e dall’atmosfera piacevolmente rustica, arredate in stile di montagna (qui il panorama, però, sarà assicurato solo da uno dei tavoli della richiestissima veranda). Bellezza e piccola camminata vi hanno stuzzicato l’appetito? Avanti con i piatti di cucina tradizionale. Con una selezione di vini, non sterminata, ma da applausi per sapienza di scelte. Gusterete antipasto contadino con salamini sott’olio, insalata russa, insalata di nervetti e insalata di fagioli, succulenta polenta unta (con formaggio, burro fuso, salvia e aglio), pappardelle con ragù di cinghiale, “missoltitt” con la polenta, gallina lessa con ripieno, tradizionale miascia (torta locale a base di farina di mais frutta fresca e secca) o latte cotto (budino di latte, panna e miele).

Una segnalazione agli amanti della bicicletta: a pochi minuti, nel comune di Magreglio, c’è il Santuario della Madonna del Ghisallo, che custodisce maglie e bici dei più grandi campioni. Questa è l’Italia che amiamo!

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