A Borgo Campidoglio, una trattoria storica dove la cucina di territorio dialoga da anni con le spezie del Cairo, tra un cortile fiorito e il calore delle foto di famiglia
Per scoprire l'anima quasi secolare di Ratatui, nel cuore del borgo vecchio di Campidoglio, basta chiedere a Ernestina Magnano. Insieme alla sorella Lucia e a un fedelissimo staff, gestisce da oltre vent'anni questo locale, traghettandolo dalla "piola" di ritrovo del dopoguerra al ristorante di oggi, senza mai tradirne l'indole: un'accoglienza spontanea e i sapori di una cucina che ama il suo territorio, ma non teme di guardare lontano.
L'atmosfera è una delle magie del posto. Nella bella stagione, come è capitato a noi, si mangia sotto il fresco pergolato di una vite secolare (foto sopra), nel cortile interno, circondati dal profumo delle rose e delle erbe aromatiche.
D'inverno, ci si rifugia nel calore della saletta, dove le foto di famiglia alle pareti e le sedie impagliate raccontano il tempo passato, con tavoli in legno sempre apparecchiati con candide tovaglie.
La cucina viaggia su due binari paralleli e ugualmente invitanti. Da un lato, la tradizione piemontese più sincera, con piatti che ricordiamo con piacere da visite passate, come i classici plin al sugo d'arrosto
o un impeccabile fegato di vitello con cipolle e saporiti topinambour trifolati. Dall'altro, il consolidato e ottimo piatto unico egiziano, specialità del cuoco che da anni arricchisce la carta con i sapori della sua terra.
Durante la nostra visita, dopo un giro di assaggi dal tradizionale antipasto della casa – di cui abbiamo particolarmente amato le acciughe al verde e la freschezza dell'insalata di carne cruda –
ci siamo lasciati tentare proprio dal piatto egiziano. Un viaggio generoso e saporito tra couscous con verdure, falafel, involtini di verza, pollo al curry e altre specialità che, da solo, ci ha lasciato pienamente soddisfatti.
Arrivati al dessert, la memoria correva al sontuoso misto di 7 dolci che ci aveva deliziato in passato, ma questa volta abbiamo optato per i classici cantucci con vin santo, una chiusura semplice e sempre perfetta per concludere la serata.
Per accompagnare il pasto, si può scegliere il buon vino sfuso della casa (bianco, rosso o prosecco), come vuole la tradizione. Per chi desidera altro, in assenza di una carta formale, basta lasciarsi consigliare o sbirciare tra le buone etichette che occhieggiano dagli scaffali.
Il conto, infine, lascia il sorriso e contribuisce ad accrescere la voglia di tornare.
(provato il 21 maggio 2025)
Ratatui
Via S. Rocchetto, 34
Torino
Tel. 0117716771
