È morta a 81 anni l’autrice della famosa Agenda e di "Quando cucinano gli angeli"

Suor Germana, al secolo Martina Consolaro, è salita in cielo sabato scorso.
Aveva 81 anni e per una vita ha impostato la sua missione religiosa dedicandosi alle famiglie. Alle quali spiegava che nulla poteva essere lasciato fuori da un rapporto, men che meno il cibo, un piatto.  Ora, noi Germana l’abbiamo conosciuta e incontrata svariate volte: ricordo al primo Salone del Gusto di Torino: l’accompagnai io, d’accordo con Carlin, giocando sul Diavolo e l’Acqua Santa. Ma poi la incontrai in diversi momenti pubblici, uno su tutti mi sta a cuore ed è la “Giornata di Resistenza Umana" del febbraio 1999 quando cenammo a Cocconato d’Asti. E c’erano Franco Maria Martinetti, il conte Riccardi, Edoardo Raspelli che l'aveva portata in televisione e aveva collaborato alla sua Agenda abbinando i vini alle ricette.
suor-germana-resistenzaOK.jpgNel 1994 gli dedicammo la copertina di Papillon dove lei ci rilasciò questa intervista che ci sembra quanto mai attuale. 
papillon-suor_germana.jpg«Sono innanzitutto convinta di una cosa: il bene bisogna farlo bene. La cucina, ho imparato col tempo, è una cosa buona che può anche trasmettere messaggi. Il mio motto è infatti: "Ditelo con un piatto". Significa che molte volte i problemi in famiglia nascono anche per le difficoltà della donna a gestire la casa, e quindi anche la cucina. Per questo nei miei corsi che svolgo al Punto Famiglia di Torino insegno proprio a utilizzare la cucina per vivere determinate situazioni. C'è il piatto per chiedere cose speciali, quello per premiare, quello per perdonare... Dico sempre che "lo stomaco è vicino al cuore" quindi certi messaggi si capiscono meglio dopo aver assaggiato un buon piatto. La casa deve diventare insomma un luogo dove si torna volentieri. Come è possibile altrimenti creare una famiglia se la casa è vissuta come un albergo in cui la sposa è disorientata in cucina? In cucina invece occorre starci con gioia. Io per esempio insegno piatti semplici: poi per amore una inventa altre cose e impara a essere creativa. La prima lezione dei miei corsi parte dalla prima colazione. Insegno per esempio che senza le calorie si è incapaci di manifestarsi come persona. L'unica cosa che non sparisce è proprio il cibo, che diventa persona nella persona. In più ci si regala del tempo per stare insieme. Se al mattino ogni italiano si scambiasse un cucchiaino di miele, per esempio, assorbirebbe un lubrificante cerebrale, oltreché un energetico naturale. E nei miei consigli dò priorità assoluta all'utilizzo dei prodotti tipici italiani, "locali" e "stagionali": fanno capire meglio il progetto di Dio sul mondo. Pochi sanno per esempio che i cavoli sono verdure d'inverno e tra le più anticancerogene che esistono. In fondo, far scoprire alla gente le cose che abbiamo intorno, che nascono grazie alla forza del sole al momento giusto e non artificialmente è anche una missione».

Queste parole sono diventate da allora una sorta di manifesto permanente dell’azione del Club di Papillon, da cui sono scaturite tante iniziative: dal libro dedicato alle ricette regionali l’Ascolto dei Sapori, al Manifesto del Naturale Ordine del Gusto fino alla creazione di una nostra agenda in chiave moderna, Adesso 365 giorni da vivere con gusto, che è partita proprio dal suo assunto per cui se uno pensa alla propria casa in cuor suo dice: "Che bello!”. Per questo Suor Germana era fra i soci onorari del Club di Papillon, una sorta di gruppo di saggi, che ci avrebbe accompagnato nelle azioni future. Grazie Martina, grazie per la tua amicizia!

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