Una gita in Val Vigezzo è l'occasione ideale per scoprire la cucina radiosa di questa Locanda

Non si può passare troppo tempo senza fare un salto in Val Vigezzo, sognando quel trenino delle Centovalli, protagonista di una storica “Giornata di Resistenza Umana” di Papillon. Noi ci siamo stati in una giornata di sole che, benché datasse 16 gennaio sembrava primavera.

Sulla strada ci si imbatte a Masera, dove c’è una nostra sosta radiosa che è il Divin Porcello e dove festeggiammo i 18 anni di Papillon (ora siamo entrati nei 30!). Più avanti eccoci a Coimo, dove sfornano il mitico pane nero (ma la domenica è chiuso) che rivendono poi a Malesco dove Matteo Bergamaschi fa delle ottime confetture. A Malesco, sulla strada, cercate il bar Conti: noi abbiamo trovato il pane anche domenica.
puliani.jpgRe di Val Vigezzo è il paese del celebre santuario, che fa da bivio: a destra vai a Cannobio lungo una strada eroica che ti porta sul lago, a sinistra prosegui per Locarno, dove si ferma anche il trenino. Ma quando arrivate a Re, non perdetevi la sosta da Puliani, macelleria della nostra predilezione e boutique del gusto fra le migliori di tutto il Golosario. Qui si acquistano tagli di carne tenerissima, ma anche il Bettelmatt e moltissime rare specialità da conoscere.


All’ora di pranzo siamo stati invece a Toceno, in una trattoria di lusso entusiasmante, commovente oserei dire. Si chiama La Locanda, perché è nata con quella vocazione ed ha ancora le camere per gli ospiti. Ma qui si viene per la cucina di Norman, che è un cuoco giovane davvero bravo, già faccino radioso della nostra guida. In sala la compagna Betta, gentilissima, coinvolgente. Vi stupirà la carta dei vini, ma anche il servizio a bicchiere in controtendenza, per cui servono le etichette migliori (per noi un Gewurtztraminer di Tiefenbrunner, che ci ha riportati al clima di Golosaria). 

Si mangia in due salette, una al piano superiore: capienza massima 30 persone circa.
Generosa la tartare alla senape condita in vari modi (grandi!). Generoso è anche il gusto della toma di alpeggio che diventa una fonduta per accompagnare il flan di zucca, chips di crudo vigezzino. Ai primi non perdetevi i loro agnolotti bislunghi al plin (che non hanno nulla a che vedere con le Langhe, piuttosto ricordano le ravioles di montagna). Una goduria! Ma che buoni anche gli gnocchi con dadolata di pesce fresco, olive taggiasche e datterino e il Carnaroli riserva san Massimo (lo rivende anche Puliani) mantecato con zucca stufata e fonduta di taleggio. Ci sa fare Norman che raggiunge una sorta di apice, almeno per me, con il filetto di cervo, purea di zucca mantovana e verdure dell’orto. La carne proviene dalla macelleria di sotto, condotta dal cugino. C’era anche la pancia di maialino al miele e la tagliata di manzo. 

Ai dolci, prendete la delizia di cioccolato e arancio, oppure la crema caramellata con gelato e  frutti di bosco, oltre ai sorbetti fatti in casa. Questa è una sosta radiosissima, raccomandabile, ancorché locale della nostra piena filosofia. Belli e bravi! (prenotate per tempo perché è gettonatissimo!)

P.s. Grissini e pasta fresca sono fatti in casa. Hanno un menu con aggiunta di tartufo (il giorno della nostra visita era col Nero di Norcia. Fanno servizio take away e d’estate si mangia in un grazioso dehor).

LA LOCANDA - LE VIE DEL BORGO

via alla Piazza, 6 - Toceno (VB)
tel. 3406228970 - leviedelborgoguesthouse.it

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