Divin Porcello

Dal 1950, dal trisnonno, poi con nonno Pierino per arrivare a Mastro Giovanni con Mara, una storia che parla di salumi straordinari. E dal 1990 con il carismatico Max e ora anche con sua figlia Chicca, le camere e il ristorante delle tradizioni culinarie tipiche ossolane. È una storia di famiglia entusiasmante, quella dei Sartoretti di Masera. Di bellezza unica gli ambienti, con le sale in pietra e il grazioso dehors, imponente (e appassionata) la cantina, che custodisce circa 2.000 etichette con referenze da veri intenditori, così come lo spazio di stagionatura dei formaggi, una vera chicca dove Max affina perle casearie degli alpeggi (una per tutte il Bettelmatt) delle vicine montagne, che non ha nessuno. Ma il viaggio lo merita anche – e soprattutto – la cucina, che porta la firma dello chef Gianfranco Tonossi.

Piatti imperdibili: tagliere 'di Mastro Giovanni' (jambun di Masera, salame nostrano, mortadella ossolana, lumbar e lard, pancetta, lardo alle erbe, bresaola di Masera, coppa alle erbe); pasta e bajan rustìi (mafaldine, salamino fresco, pancetta, piattoni e toma ossolana); gnocchi ossolani; risotto al Bettelmatt; lauscera (filetto e lonza di maiale da cuocersi sulla pietra ollare) con maionesi e patate al forno; filetto di maiale 'Il Porcello' al Prunent. Semifreddo al Prunent; divinamisù
Prezzi medi: Antipasti 11; Primi piatti 12; Secondi piatti 16; Dolci 6
Menu Tipico Ossolano a 55 euro (5 portate)


Servizi; parcheggio riservato; dehors; menu vegetariano; animali di piccola taglia ammessi; servizio doggy bag