Nel paese del vino bianco veronese, una sosta da Golosario

Quando arrivi di fronte alle porte murate di Soave (Vr) non ti sembra vero che ci potrai entrare con l’auto. E immagini che un tempo vi arrivavano i cavalli, carichi di cose da mangiare. Ecco io mi sono immaginato che da Roncà, che è anche la capitale della Lessinia per il Durello, arrivavano dei caci straordinari. E sono quelli della Casara e non solo (corso Vittorio Emanuele, 42 – tel. 045 6190367). Entrando dalla porta della città virate a sinistra), che ha un banco di formaggi da strabuzzare gli occhi. Non solo quelli del caseificio di Roncà della famiglia Roncolato, a iniziare dal maestoso Monte Veronese, ma anche lo stracchino di capra, e naturalmente l’ubriaco.

Ma questa è una boutique del gusto a tutto tondo, giacché sugli scaffali ci sono i migliori prodotti del Golosario, con una selezione di salumi invidiabile. Si va dalle lingue di Mario Fongo alle mostarde delle Tamerici, tanto per restare in tema di compagni dei formaggi. E poi oli, sfiziosità sotto vetro, il pesto di Rossi, la sbrisolona di riso di Melotti, le paste all’uovo di Caponi, le composte del Saraceno di Sondrio, i testaroli di Arconatura, i succhi di frutta di Kohl e i biscotti di Corsini. E ancora pasta, miele, cioccolato, caffè.

Il bello (e buono) che piace anche agli stranieri è che qui a mezzogiorno c’è sempre qualcosa da mangiare: crespelle con asparagi, radicchio e porcini, i pasticci di carne con i porcini, il baccalà alla vicentina e tanto altro ancora. Si sceglie al banco di gastronomia e, se lo si desidera, dopo una riscaldata al volo si può mangiare sul momento. Bevendo un Durello naturalmente. Partite!

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