Il mondo della distillazione ha i suoi alchimisti, capaci di capire le possibilità di invecchiamento di un distillato, indovinare i gusti, riconoscere la qualità. E’ questione di esperienza e di palato. Poi c’è l’acquisto delle singole botti e l’imbottigliamento con una propria etichetta. Capostipite dei selezionatori italiani è sicuramente il bolognese Silvano Samaroli che ha avviato la sua attività nel 1968. “Oggi per via dell’omologazione dei vari malti - spiegava in un’intervista di qualche anno fa - è sempre più difficile selezionare un prodotto all’altezza, per questo è il momento di puntare sui vat, cioè sul taglio fra diversi malti”. Altro pallino del maestro Samaroli, l’interesse per il rum: “Che è nato con l’incontro con un prodotto straordinario, il West Indies 1948”. La storia è poi stata quella di selezioni differenti, raccolte in ogni angolo del mondo e a loro volta imbottigliate ed esportate nei principali salotti, da New York a Londra, che la Samaroli ha immortalato nelle “collezioni scomparse” ovvero foto delle bottiglie ormai introvabili selezionate nell’arco degli anni. Da sette anni la continuità con il lavoro di Silvano Samaroli è garantita dal giovano Antonio Bleve. Notizia di pochi giorni fa, la distribuzione per l’Italia è stata acquisita in esclusiva da Elegance Distribution Srl, società controllata dal gruppo Sangermano, con l’obiettivo di espandere la rete di distribuzione nel panorama italiano. I whisky e rum Samaroli, dal mondo, sono pronti a riconquistare le maggiori tavole italiane.

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