A Samarate, da chef patron Stefano Portogallo, il piacere di vivere un’esperienza memorabile, con piatti d’autore e ambiente elegante ma in cui ci si sente a casa

Chi ha lavorato con Gualtiero Marchesi, Alain Ducasse, Andrea Berton e Carlo Cracco - attenzione, lavorato, anni, e non transitato per curiosità in una grande cucina, salvo poi mettere in curriculum quei pochi giorni come fossero “una vita” - talento non può non averlo. Non si viene chiamati, scelti e apprezzati da chef di quel valore, se non si hanno numeri. Quindi per dire che campione dei fornelli sia Stefano Portogallo è sufficiente ricordare la decina di anni che lo hanno visto affiancare i quattro grandi cuochi citati, ossia Marchesi, Ducasse, Berton e Cracco, appunto. Uno dei limiti che però hanno molti artisti dei fornelli, è il loro non essere anche imprenditori illuminati. Un buon numero, ahinoi, sono virtuosi della cucina, ma quando hanno indossato i panni dei ristoratori hanno fatto fiasco. Al contrario, Stefano Portogallo in questi anni,ha dimostrato, e sta dimostrando, quello che vale anche come “patron”. Quando ha fatto il grande passo, mettendosi in proprio, non ha fatto il fenomeno. Come luogo della sua attività non ha scelto Milano, Parigi, insomma una grande città, ma Samarate, in provincia di Varese, cittadina vicina sia a Malpensa sia al capoluogo lombardo. 
al16-ingresso.jpgPer quanto riguarda il suo ristorante, Al 16, lo ha realizzato negli spazi che un tempo ospitavano il negozio di suo nonno macellaio, arredandolo come fosse la sala di casa sua, con i tavoli a giusta distanza che consentono una privacy assoluta, tappeti, alcuni oggetti della memoria come la scintillante Berkel, qualche quadro. Stop. Morale, appena si entra, è chiaro che si è in un contesto che vuole favorire la convivialità e dove il gusto è al centro, grazie a vini di meditata selezione e, soprattutto, alla sua grande, anzi grandissima, alta cucina italiana. 
al16-interno.jpgSeguiti da personale giovane, ma che sotto la sua guida si muove con professionalità. Da un menu che rispetta la stagionalità e che vi offrirà la possibilità di divertirvi, spaziando tra le sue creazioni, che sono mix riuscito di tecnica e giusta fantasia.
Come antipasto sarà partenza a tutta gola con tortino al pesto astice e fave, crudo di ricciola crema di avocado e cruditè e costa di manzo melanzane e cipolle. 
al16-fave.jpgDi primo? Riso, con risotto alle ortiche, gamberi rossi e limone sotto sale (ma provate anche quello con la tartare di gamberi!). Pasta, con ravioli alla borragine e calamaretti. 
al16-risotto.jpgTra i secondi, “terra” con la bavetta di manzo ciliegia e ravanelli. “Mare”, con l’orata cocco e lemon grass. 
al16-bavetta di manzo.jpgUna ghiotta pannacotta alla liquirizia e mango il dolce finale di una delle soste migliori che potrete fare. È una nostra splendida Corona!
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Al 16

Via della Vittoria, 16
Samarate (VA)
tel. 389 441 3857

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