Michele Mauri è tornato a Origgio nel suo locale bomboniera e noi siamo andati a trovarlo

È stato un viaggio di andata e ritorno quello di Michele Mauri, che dopo l’Expo ha chiuso La Piazzetta di Origgio per ambientarla a Milano Marittima, nei medesimi locali dove già il grande Gianfranco Bolognesi aveva tentato l’avventura. Siamo stati a trovarlo anche là, trovando la cucina sempre ai livelli di come la conoscevamo. Ma la clientela del mare è come i marinai: non è mai fedele. Così da qualche settimana hanno riaperto ad Origgio (via Gran Paradiso, 2/3 - tel. 02 49670025), nel loro locale bomboniera e subito siamo stati a trovarli.

La prima sorpresa? I prezzi, decisamente rivoluzionari per una cucina di livello come la loro. Il pane, i grissini e le schiacciatine sono prodotte in cucina con un lievito madre di 7 anni e così le paste fresche e tutti i dessert. Onesto anche il vino a calice che viene abbinato dallo chef nei due menu a “mano libera” a 42 euro (4 portate) e a 50 (6 portate). Il resto dei piatti suddivisi per antipasti (11 euro), primi (12 euro) e secondi (21 euro) sarà una sorpresa piacevole, che avrete capito dai tre amuse bouche appena serviti.

Ora, ci credete se vi dico che prima d’ora non avevo mai assaggiato un vitello tonnato così buono? Morbido, che quasi si scioglie in bocca, con una salsa saporosa ed equilibrata. Eccellente il crudo di ricciola, con maionese al lime, mela verde, zenzero e carota, mentre a Marco Gatti lascio la goduria della testina di vitello croccante con zucca, topinambur e mandarino e il 100% Carciofo Cynar, due must di Michele!

Fra i primi sentirete il piacere del sapore pieno coi rigatoni in crema di spinaci, pecorino, mousse di patate, acetosella e barbabietola, oppure quel Carnaroli riserva San Massimo alla milanese con ristretto di midollo. Ghiotti gli spaghettoni alle alici con uvetta, pinoli su crema di cavolo romanesco e pane speziato.

Via ai secondi con la classica, perfetta cotoletta alla milanese con patate al forno, da dieci a lode, e poi il filetto di maialino scottato con Gorgonzola, indivia e patata schiacciata e riduzione alla birra. Sul pesce ecco un ottimo trancio di merluzzo, con cavolfiore, porri brasati e zucca e poi lo sgombro, carota, patata viola e salsa di crostacei.

Al dessert vi aspetta il loro tris di gelati, oppure la torta di mele classica servita con gelato alla vaniglia, la mousse di cioccolato fondente al pompelmo rosa, menta e liquirizia e la crème brulée alla vaniglia allo zenzero e mele. Una sosta davvero felice. Da ritornare, anche solo per spiccacando (a 10 euro) ovvero focacciona di radicchio fior di latte e prosciutto di Parma, hamburger con mozzarella, bacon e patatine fritte oppure una selezione di salumi e formaggi con gnocco fritto caldo. Questa sì che è vita!

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