A breve distanza dall’aeroporto, una cucina straordinaria

Appena sbarcati dall’aeroporto di Lamezia Terme, che subito ti dà il benvenuto con i cartelli della Calabria Straordinaria, fate come ho fatto io: andare da Fermino. È un localino raccolto, con una sala e un dehors tutto vetri dove Eros vi accoglierà con il sorriso, mentre il fratello Davide, straordinario sperimentatore, sarà in cucina.
veranda.jpgOra, se posso fare un paragone, la creatività felice che ho riscontrato qui, non solo è difficile da riscontrare anche in locali importanti del Nord, ma se può avere un paragone calabrese, tanto per dare un’idea, io dico che si avvicina ad Abruzzino. Ed ho detto tutto. Però Davide, dopo avermi servito sette piatti, m’ha fatto anche una confessione: l’assenza di sale in tutte le portate. Che tuttavia erano saporite, perché il suo gioco di spezie e di contrasti figura come una bellissima lezione salutistica.
interno.jpgPoi qui ci sono altri due atout, che non sono da tutti: il prezzo assolutamente ottimo per il rapporto con la qualità e la possibilità di bere, tutti i vini in carta, e non sono pochi, a bicchiere. Persino il mio Bricco dell’Uccellone svettava a 18 euro al calice, oppure il Limonte di Braida a 5. Be', se ancora non sono stato convincente, sappiate che chi è vegetariano o vegano, può trovare soddisfazione fra le varie proposte, mentre io sono impazzito per il pane fatto in casa alla ’nduja e i due oli, di Statti e di Morrone, che m’hanno subito fatto finire il mio calice di Pecorello dell’azienda Magna Grecia. Detto questo eccoci al pranzo, con un geniale carpaccio di rana pescatrice con anguria marinata al sakè e gel di mandarino. Equilibrio e freschezza spettacolari.
carpaccio di rana pescatrice .jpgAltro antipasto, il polpo scottato con insalata di pomodoro liquida e cetrioli in salsa allo yogurt e riduzione di Magliocco. Ero tentato dal capocollo di suino nero con cavolo fermentato con un erborinato e riduzione di vino rosso… ma sono andato avanti. Costo degli antipasti, 16 euro cadauno.
polpo scottato.jpgAndiamo ai primi: almeno sei le proposte, tutte invitanti. Io ho scelto gli spaghetti (Felicetti) al limone con latte di seppia affumicato e battuto di gambero… e con il Pecorello ho provato quello che Veronelli avrebbe chiamato “matrimonio d’amore”.
spaghetti.jpgTuttavia il piatto iconico che non riescono a togliere dalla carta sono quei delicati fagottini di pera e formaggi con gamberi e tartufo nero, forieri di finezza e delicatezza. Anche qui tutti i primi a 16 euro.
fagottini.jpgAvrei voluto prendere anche la fettuccina di ceci con ‘nduja, latte di cocco e limone o le fettuccine al ragù di suino nero, agrumi e mandorle tostate. E avrei potuto farlo, tanto mi sono sentito leggero durante il viaggio di ritorno e per tutta la giornata. La prossima volta prendo il risotto alla barbabietola e le mezzemaniche con rana pescatrice e alga spirulina.

Ai secondi, la rana pescatrice cbt era una tentazione, ma ho scelto il pesce sampietro in crosta di patate e mandorle con ratatuj di cavolo cappuccio fermentato con barbabietola e una salsa di albicocca in agrodolce, che è risultata perfetta nell’abbinamento.
E poi la variazione di agnello, ovvero lombo, spalla in polpetta e carré alla genovese, ottima. Qui i prezzi sono a 18 euro per i secondi.
secondi.jpgAi dolci, non ho resistito al tartufo al cioccolato fondente, dove la materia prima è di Guido Gobino mentre la ricotta di capra è della signora Procopio di Amantea, vertici del nostro Golosario.
dolce.jpgChe dire: sorpresa, felicità, scoperta di un mestiere che è fatto di precisione, creatività misurata, capace di esaltare in maniera nuova i prodotti calabresi. Io vorrò tornare, ma voi se ci andate (e ci dovete andare) mandatemi le vostre impressioni.
esterno.jpg

Fermino Ristorante

Via Giovanni XIII, 30
Lamezia Terme (Cz)
Tel. 3476086608

Provato il 14 luglio 2025

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