E' in libreria l'ultimo libro di Langone edito da Marsilio, dedicato al mondo del vino

Un libro sui vini? Non proprio. Una guida alle cantine? Nemmeno lontanamente. Pensare di imbrigliare l’ultimo libro di Camillo Langone in una definizione sarebbe sbagliato. Anzi, chi cerca una guida ai vini è invitato a non comprare questo libro. Se invece cercate un libro dove c’è il vino, ma ci sono anche un sacco di altre storie. Un libro dove si beve il Serprino, ci si accomoda in un’osteria con il Lambrusco, si discute di Amarone con il cantante dei Baustelle, allora compratelo subito. Sarà godibilissimo.

“Dei miei vini estremi. Un ebbro viaggio in Italia” (Marsilio) - questo il titolo - è una raccolta di racconti, a tratti malinconici, dove si passa senza problemi da Montaigne a Gardella, moderatamente (ma solo moderatamente) spocchiosi e sempre velati di una certa ironia. Il fil rouge (e mai aggettivo è stato più centrato) è la visione del vino come quella di un compagno: non ci si attarda in descrizioni lunghe e magari, a tratti, noiose, non ci sono virtuosismi da sommelier.

Langone è tranchant: “Trovo intollerabile l'aggettivo naturale. In natura il vino non esiste così come in natura non esistono le cravatte”. Odia le mode come gli “speakeasy, gli stucchevoli bar in stile proibizionismo” o le ennesime botaniche. Langone, se non fosse ancora abbastanza chiaro, odia le mode (e soprattutto i vini di moda) e la sua scure si abbatte dai grandi vitigni internazionali al biodinamico a tutti i costi (“fede in Dio, non in bio”).

Allora perché leggere questo libro? Rispondiamo con Langone.
“Nessuno più beve la Fortana. Nessuna persona comune, dico, ma questo libro non è rivolto alle persone comuni che coerentemente bevono vini comuni, e quindi posso parlare della Fortana, vino raro”.

Insomma, se ci fosse un test di personalità anche per i libri sui vini, la domanda giusta da porsi è: “Vi piace la Fortana?” (o magari anche un passo prima, conoscete la Fortana?). Se la risposta è positiva allora correte a leggere questo libro di Langone. Magari ci saranno pagine in cui lo troverete irriverente e irritante. Ma sicuramente non vi lascerà indifferenti.

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