Dieci annate di Petrucci, il rosso della Val d'Orcia prodotto da Pasquale Forte

Giornata di sole a Milano, ma anche di sole dentro dopo aver partecipato a una verticale di Petrucci il rosso della Val d’Orcia prodotto da Pasquale Forte con sole uve sangiovese. Sole anche per il luogo di questa degustazione con tanto di cena: Aimo e Nadia, che hanno cucinato i prodotti del Podere. Ma veniamo ai vini che nascono dal lavoro dell'enologo Donato Lanati, in dialogo con Pasquale Forte, imprenditore internazionale nel campo dell’elettromeccanica. Dieci annate di Petrucci, dal 2001 al 2010 divise però in tre batterie. Vivacità con 2001 (la meno convincente), 2002 (sorpresa per un’annata che fu difficile), 2004 (eleganza), 2005 (profondo anche un po’ duro, non l’avrei messo nella vivacità, se non per la freschezza). Setosità: 2003 (è piacevole come un caffè: placido come un grande vino), 2007 (di tutti sarà il mio preferito, completo e fragrante), 2009 (pregnante e speziato). Complessità: 2006 (è fresco ma accentua l’amaro finale), 2008 (questo l’ho proprio finito, ho sentito il lampone, e ancora la spezzatura del territorio toscano), 2010 (clamoroso. Ho detto a Pasquale "hai fatto questa degustazione perché c’era il 2010!”). Alla fine sapete cosa vi dico? Ogni vino era diverso dall’altro, ma il comuni denominatore non era la tecnica di cantina ma il terreno. Un grande bel lavoro. Dei gran bei Sangiovese.

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