Giovanni Poli di Santa Massenza

In questo bellissimo mestiere, che è scovare il gusto in un Paese come l’Italia che ne è campione, a volte ci sono persone e gesti che appartengono soltanto a te. Sono gratuiti, umani, non programmabili. Ed è questo il lato bello del lavoro, che ti fa andare avanti con passione. Lo dico pensando a Giovanni Poli, straordinario distillatore di Santa Massenza, frazione di Vezzano nella valle dei laghi, in Trentino, dove nasce il Vino Santo (fraz. Santa Massenza, 37 – tel. 0461864119).

Giovanni oggi ha 80 anni, ma io lo conosco da 28 anni, ossia da quando Gino e Graziano mi fecero assaggiare la sua strepitosa grappa stravecchia, ma anche la grappa di Nosiola. Ne scrissi nei miei primi articoli e sul Golosario edizione 1994, la prima. Poi venni a sapere che quei pezzi gli servirono per evitare che un usurpatore gli portasse via il diritto di usare il proprio nome sulle bottiglie di grappa (succede anche questo).

Be’, l’altro giorno Giovanni ha voluto venire a Castione di Brentonico, dove io ero invitato per la consegna dei premi dell’abbinamento ideale vino e castagne, ma anche grappa. La sua grappa stravecchia (assaggiata in incognito) ha vinto senza condizioni, perché con le castagne, nella grappa come nel vino, ci vuole un prodotto equilibrato, armonico, meglio se invecchiato. Ma al di là di questo (è spettacolare anche la sua grappa di Vino Santo), mi ha commosso il fatto che sia voluto venire lui di persona. “Quando ho saputo che c’eri, ho chiesto di accompagnarmi”, mi ha detto sorridendo. Ci siamo abbracciati. Ma con questi grandi uomini del gusto è lo sguardo che colpisce. Uno sguardo, credetemi, che ha un sapore di profondità. E di reciproca gratitudine.

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