Locanda del Carmine, la cucina che porta la tradizione nel futuro

A Pavia, dai fratelli Soldati, classe, ricerca e piatti che sorprendono per eleganza e gusto delle preparazioni

Classe, passione, competenza. Queste le caratteristiche che, unite a un indiscutibile talento, fanno dei fratelli Soldati una grande coppia del gusto pavese e italiano. Vi aspettano nel loro ristorante che come dice l’insegna, Locanda del Carmine, è in una delle piazze più belle di Pavia e dell’intera Lombardia, davanti a quel capolavoro di fede e di bellezza che è la Chiesa del Carmine.
La stupenda Chiesa del carmine a PaviaIl colpo d’occhio è di quelli che valgono il viaggio, e se vi va potrà essere la vista che accompagnerà il vostro pranzo, considerato che da tempo è stata realizzata una magnifica veranda dove si può sostare. In alternativa potrete accomodarvi nella bella sala all’interno, bomboniera elegante con i tavoli ben distanziati, piccole nicchie che raccontano che siete in un ambiente plurisecolare ristrutturato nel rispetto dei vincoli imposti dalle Belle Arti, ma con intelligenza e razionalità, un gran numero di bottiglie in esposizione che dicono di come qui anche il vino sia protagonista.

Lorella è vera regina della sala, e sorridente e con l’accoglienza nel sangue, oltre ad assicurare con i suoi aiuti un servizio impeccabile e puntuale, da sommelier di razza qual è, sa suggerire i migliori abbinamenti scegliendo tra le quasi quattrocento etichette della formidabile cantina che ha costruito. Tra le etichette il meglio dell’Italia intera, con spazio di riguardo in carta, come è giusto e strameritato, alle eccellenze dell’Oltrepò Pavese.
Lorella Soldati, sommelier, segue il servizio in salaAi fornelli Raffaele, physique du role e bravura proporzionata alla stazza, con due giovani di valore ad affiancarlo nella creazione dei piatti, ma anche nella preparazione di lievitati di classe, a partire da panettoni e colombe, che iniziata come sfida, visti gli apprezzabili risultati, prosegue senza interruzioni.
Lo chef, Raffaele Soldati (a destra), con la brigata di cucinaDa un menu che rispetta la stagionalità, come antipasto potrete avere un’assiette di salumi nostrani (tra cui spicca un salame – capolavoro frutto del lavoro appassionato dei Soldati, in una cascina di proprietà) con verdure alla pavese, o il BBQ pulled pork cotto a bassa temperatura fondo bruno scarola e tortillas.
Tra gli antipasti, i salumi nostraniDi primo, due le specialità che sono omaggio goloso alla tradizione, con interpretazioni che rivelano sapiente tocco creativo e tecnica. Per chi ama il riso, il piatto sarà il Carnaroli Riserva San Massimo topinambur e pane croccante alle nocciole. Alternativa, i ravioli di brasato fonduta al Grana Padano e riduzione al Buttafuoco.
Il Carnaroli Riserva San Massimo, topinambur e pane croccante alle nocciolePoi, pesce, con scorfano con cavolo cappuccio rosso e kefir, o carne, con costine di cervo patate e cipolle e verza stufata.

Gelato al panettone glassa croccante zabaione, soufflé al cioccolato con cuore morbido e salsa alla vaniglia o arancia e sorbetto alle clementine il dolce finale di una sosta che sarà radiosa!
Il dolce arrivederci: gelato al panettone, glassa croccante e zabaioneSiamo stati, non bene, benissimo! Classe, gusto, coccole, uscirete con tanta voglia di tornare!