Grazie ad Anita Casamento e al marito Michele Aquilino a Olivola, piccolo borgo del Monferrato Casalese, sono tornati gli ulivi e...l'olio!

Forse non tutti sanno che che a Olivola, splendido borgo monferrino in pietra da cantoni, tre secoli fa si coltivava l'ulivo e si produceva l'olio per casa Savoia. Una fama che continuò fino al primo decennio del XX secolo, tanto da essere stato consacrato come eccellenza d’Italia all’Expo di Parigi del 1910/11. Poi, le nuove condizioni climatiche di inizio '900, caratterizzate da inverni rigidissimi e gelate improvvise, portarono alla pressochè estinzione di questa attività, a favore della viticoltura e della nocciolicoltura.

Si deve a una volitiva imprenditrice milanese del settore dei congressi e meeting internazionali, Anita Casamento, la ricomparsa di queste preziose piante nel contesto paesaggistico del piccolo borgo del Monferrato Casalese. Desiderosa di riprendere questa antica tradizione, ventisei anni fa mise a dimora un solo ulivo nei terreni di famiglia, per osservarne l'adattamento al clima del terzo millennio. Dopo qualche anno, registrato il successo di questa operazione, Anita e il marito Michele Aquilino, che con lei ha condiviso anche la passione per l'olivocoltura, hanno via via piantato centinaia di altre piante lungo il versante collinare di Olivola maggiormente esposto al sole e più protetto dai venti. Ma non si è limitata certo a questo, perché la sua ricerca ha contemplato la messa a dimora di ben 13 cultivar differenti per valutarne la perfetta adattabilità pedoclimatica: Leccino, Picholine, Maurino, Carolea, Coratina, Pendolino, Moraiolo, Carboncella, Taggiasca, Grignan, Bianchera, Leccio di Corno, Frantoio.
olivola-titolari.jpgUn quarto di secolo dopo, gli ulivi sono diventati ben 1.500 lungo 4 ettari di terreni franco-argilloso, sabbia, limo e argilla; e Anita, che nel frattempo ha preso anche il diploma di Sommelier dell'Olio, ha approfondito anche il tema legato alla produzione. E, non senza sorpresa, è emerso anche che nel loro podere, il miglior cultivar monferrino si è rivelato la “Bianchera” o “Belica” (nome sloveno per la cultivar), varietà tradizionale del Carso e del Golfo di Trieste. Tra le sue principali caratteristiche agronomiche, l'elevata resistenza al freddo, l'alta percentuale di acido oleico e un elevato contenuto in polifenoli, antiossidanti naturali, oltre a un'acidità oleica estremamente bassa.
olivola-uliveto.jpgLa prima bottiglia prodotta da Anita è così un monocultivar di quest'ultima varietà citata – L'Unico - che riporta appieno in bottiglia queste caratteristiche organolettiche, ed esalta il retrogusto amarognolo e un ottimo equilibrio al palato con sentori vegetali e di erbe aromatiche. C'è anche un secondo olio Evo, che invece è un blend di diverse cultivar, e rivela un ottimo equilibrio al palato, con sentori amarognoli e piccanti sul finale.

E per dimostrare ulteriormente il loro attaccamento a questo territorio, un mese fa hanno provveduto anche a far realizzare una inedita Big Bench - “La Dorata” - che ora fa bella mostra di sé in mezzo ai suoi rigogliosi ulivi.  Davvero un esempio significativo e illuminato di investimento tra cuore e imprenditorialità nel Monferrato!!!

Az. Agr. Oliviera

Olivola (Al)
via Abba, 12
tel. 335 8086656
oliviera@oliomonferrato.it

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