La grandezza della cucina italiana è nella sua varietà: in termini di ricchezza di materie prime e di tradizioni territoriali che cambiano anche da un piccolo comune all’altro. E così può capitare che un sabato a pranzo, verso l’ora di chiusura, si entri in una trattoria dal nome evocativo, Il Banco, con l’idea di fare un piccolo e frugale spuntino, ma poi restare lì per ore e godere. Godere di cosa? Godere uno dei pranzi più imprevedibili dell’anno. Siamo nella zona di confine tra il Piemonte e la Ligura, a Novi Ligure (in via Monte di Pietà, 5 – tel. 0143 744690), e questo locale è stata la nostra tappa casuale che ci avrebbe portato a Genova.

Appena seduti leggiamo il menu, in pochi minuti il dado era tratto e arriva subito una porzione di farinata stratosferica cotta sapientemente nel forno a legna. Che brividi quando la semplicità di sola farina di ceci, acqua e olio sprigiona tanta lussuria, e siamo passati così inevitabilmente al bis. Poi incuriositi ci siamo fatti consigliare la Panissa ovvero l’impasto della farinata ma fritta presentata sotto forma di bastoncini, ancora brividi di piacere! In questo caso il bis è stato nella versione della Panissa al rosmarino, pura succulenza. A noi è piaciuta anche l’idea della presentazione, quasi a voler sbeffeggiare le patatine insulse che si trovano nei fast food, e allora sbeffeggiamo, ma riflettiamo anche perché non c’è un motivo al mondo perché un prodotto del genere – la patatina insulsa – abbia tanto successo se non la nostra pigrizia mentale.

Torniamo al nostro pranzo, quando ormai sembrava in discesa verso la fine, lo stomaco reclamava ancora e così ci siamo fatti portare delle frittelline di baccalà, mai mangiate così buone per la sorprendente impanatura che all’interno conserva perfettamente la purea di un baccalà superiore: voto 10 e lode! Altra lode, a seguire, con l’aringa in agrodolce di incredibile qualità: austera, carnosa, morbidissima dal sapore avvolgente!

Infine dolci golosi e gustosissimi: come i baci di dama, mousse al cioccolato, crema catalana.

La carta dei vini, con annesso giro in cantina, è un bel viaggio enologico che stupirà curiosi e appassionati; il nostro consiglio è una scelta fra le varie proposte di Gavi che di solito non è facile trovare nelle carte dei ristoranti.

Torneremo presto a questo Banco delle meraviglie, perché vorremmo provare anche tutto il resto, come le pizzette al tegamino, le crêpes e le focacce con le tante farciture!

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