Straordinaria location per il ristorante di Massimo Camia a Novello

Quando arrivi nel fondovalle, sulla strada che collega Cherasco a Monchiero, in località Fornaci di Novello, la scritta Massimo Camia sulla facciata di una struttura che sembra fortificata non passa inosservata.
portone.jpgApri la porta di legno e ti si apre l’immagine di una corte accogliente, ampia, che sulla destra porta alla piscina e alla zona relax in mezzo al verde.
corte.jpgDalla parte opposta si affacciano le finestre del ristorante, che ha tre ambienti principali, molto eleganti, in sale che esprimono un certo calore, soprattutto la principale con le volte a mattoni basse.
sala.jpgsala2.jpgsala3.jpgSempre sulla corte si affacciano le sei camere e i due appartamenti, già a pieno regime, soprattutto da parte di una clientela straniera che non s’annoia affatto a stare tutto il giorno qui, assaporando il valore del silenzio, lo sguardo sulle colline del Barolo alle spalle, la cucina superba.
piscina.jpgMa bisogna partire da una targa che è stata appesa nell’antro d’ingresso della corte, che porta un nome: Locanda del Borgo Antico. È quello del primo ristorante di Massimo e Luciana, che li ha resi famosi, avendo conquistato qui, 25 anni fa, la stella Michelin, sempre confermata, ma anche la nostra corona radiosa, quando già la Locanda del Borgo Antico svettava sulla Guida Critica & Golosa.
targa.jpgDopodiché i Camia sono emigrati in altre location, in particolare di due cantine: l’ultima, dove hanno lavorato per 12 anni, è stata da Damilano a La Morra. Ma evidentemente il sogno della Locanda rincorreva questo cuoco geniale, creativo, felice, che durante il Covid, per dirvene una, andava a casa dei suoi clienti a consegnare il pranzo della domenica. Da un mese, dunque, tutta la famiglia è radunata qui e sembrano felicissimi di raccontare la Langa attraverso i piatti.

Il figlio Jacopo è un sommelier preparatissimo che ora gioca su una carta dei vini ampia ma decisamente classica (ma presto racconterà le sue scoperte, ne sono certo, perché la funzione di un locale come questo è anche quella di far crescere le nuove cantine).
La figlia Elisabetta è fantastica, a vedere i risultati nel piatto e non da oggi. Certo qui a Novello la vedi più rilassata nell’eseguire alla perfezione i suoi piatti, con l’aiuto dei collaboratori. Uno staff di 8 persone, fra cucina e sala guidate da Luciana, la mamma, che è una maître molto attenta.
dehors.jpgDetto questo, il menu è già un bell’invito perché le proposte “degustazione” hanno anche il prezzo del piatto alla carta (e ci sta per un locale che comunque può permettersi di avere il sold out tutte le sere). Il menu “Nuvel” è a 115 euro (sei portate); quello denominato “la Tradizione” è anch’ esso un vero affare: 85 euro (4 portate), ovviamente con amuse bouche e piccola pasticceria incluse. Il menu vegetariano è invece a 75 euro (4 portate).
Poi ci sono altri 8 piatti solo alla carta, non contemplati nei menu degustazione.
pane.jpgIl pane, le focaccine e i grissini sono fatti in casa con le farine del Mulino Marino. Piccolo neo: l’acqua minerale microfiltrata che forse non si addice a un locale di valore, benché abbiamo anche quella in bottiglia.
asparago.jpgDetto questo, via con gli amuse bouche rappresentati da un asparago in tempura con maionese teriyaki (foto sopra), ma anche pane burro salato di montagna e frittella di baccalà mantecato.
baccala.jpgIntrigante il Gran crudo di mare (8 pezzi) con un gelato di passion fruit al centro;
crudo mare.jpgperfetta la scaloppa di fegato grasso di anatra con bligny di ananas maturo caramellato ed estratto al lampone.
coniglio.jpgFra i primi non c’è partita con i plin della tradizione ai tre arrosti: sono i migliori di tutta la Langa e del plin hanno soltanto il nome perché, vivaddio, sono cicciotti come piace a noi.
plin.jpgMa che buono anche il tortello di coniglio grigio di Carmagnola con melanzana affumicata e ricotta salata
tortello.jpge i fagottini di ricotta di pecora Murazzano, mantecati al burro, erbe aromatiche e raschera di Alpeggio. Un piatto dorato che sarebbe piaciuto a Gualtiero Marchesi, il primo che gli fece i complimenti, 25 anni fa, quando ottennero la stella Michelin.
fagottini ricotta.jpgAi secondi, eccellente il bianco di coniglio alla cacciatora che a mio avviso rappresenta una cifra della cucina di Camia: la tradizione resa contemporanea.
coniglio cacciatora.jpgDella visita dei miei collaboratori resta sontuosa la prova del carré di agnello sulla pietra di Luserna e salsa BBQ.
agnello.jpgSui dolci, ci ha incuriosito il dolce dedicato a Michele e Pietro Ferrero, con un cuore discreto di Nutella e la cialda di meringa con chantilly, lampone e gelato fiordilatte.
cialda di meringa con chantilly, lampone e gelato fiordilatte.jpgCon la piccola pasticceria arrivano tre assaggi fra cui un cannoncino allo zabaione spaziale e un brownie con mousse al fondente al cioccolato che esprime una piacevole concentrazione.
piccola pasticceria.jpgIn sintesi, una gran bella esperienza, in quello che in questo momento rappresenta la sosta più desiderabile in Langa. Bravi!

Massimo Camia Ristorante

Località Fornaci, 17
Novello (Cn)
Tel. 017356355

Data della visita: 12/06/2025

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