La notte di San Giovanni - racconta la leggenda - le streghe organizzano il sabba intorno all’albero di noce. Sarà per questo che, mentre per loro è un albero “sacro”, dai contadini è sempre stato visto con un po’ di sospetto (ritenuto addirittura velenoso per gli altri alberi) e quindi piantato ai margini del frutteto. La notte tra il 23 e il 24 giugno è quella più corta dell’anno e in questa ricorrenza la donna più abile di tutte nella preparazione del nocino raccoglieva a piedi nudi le noci ancora verdi per poi metterle in infusione nell’alcol fino alla notte del 31 ottobre (altra data ritenuta magica). Non stupisce quindi che le ricette con il mallo di noce (è la parte carnosa e verde che circonda il seme, che invece solitamente identifichiamo come l’intera noce) siano legate fin dall’inizio alle pozioni magiche e, non senza un fondo di verità, utili per curare molti disturbi. Il nocino oggi consumato come digestivo e liquore da meditazione ha origine proprio da questa tradizione, probabilmente da un ratafià di noce importato dalla Francia dov’è molto più radicata la credenza del noce “magico”. Pubblichiamo, per chi volesse cimentarsi, la ricetta che ci ha donato per il libro Adesso il professor Lucio Sotte, tramandata di generazione in generazione da una famiglia di amici.
La ricetta della Casa del Confetto di Fermo
Il 24 di giugno, giorno di San Giovanni Battista, raccogliete 39 malli verdi di noce e, dopo averli tagliati in quattro parti, metteteli in infusione in due litri di alcol buongusto a 95°C insieme a un rotolo di cannella, 10 chiodi di garofano e la scorza gialla di 2 limoni. Infine, sigillate il composto ermeticamente. A questo punto occorre aggiungere un altro ingrediente: il sole, al quale il contenitore va esposto per 40 giorni, per essere ritirato al buio di notte. Il 3 di agosto filtrate il liquido del contenitore e mescolatelo con uno sciroppo ottenuto dopo aver sciolto in un pentolino 1 kg di zucchero bianco in 400 cc di acqua. A questo punto imbottigliate e fate riposare perlomeno fino a Natale per far depositare e schiarire il nocino che poi allieterà le vostre feste. Nella medicina cinese gli ingredienti di questo nocino (compreso il sole) tonificano lo yang del rene e sono, se centellinati a piccole dosi, un vero elisir di lunga vita.
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