Felice sosta al ristorante dello chef Niccolò Limina

Quanto è bella Nizza Monferrato by night, in quella piazza davanti al Comune, che ha sede in un palazzo storico. La via maestra è quella dedicata a Carlo Alberto e subito 100 metri sulla destra (dalla piazza), ecco le luci di questo locale essenziale, dove i tavoli hanno il piano di pietra ollare.
sala.jpgUna quarantina di coperti, distribuiti a elle per due ambienti contigui: nel primo c’è anche la cucina sul fondo, nel secondo una parete intera con la selezione delle migliori etichette astigiane, ma non solo, perché qui la selezione è quanto mai competente anche sul resto d’Italia.
bottiglie.jpgNoi siamo rimasti incuriositi dai vini di Alfiero Solito di Calamandrana (Cascina San Giovanni), che vengono proposti come vino della maison, quindi anche a bicchiere (buono il Cortese, iconica la Barbera).
cascina san giovanni-barbera.jpgLa formula di questo locale, che prima era a Montabone, parte con due menu degustazione: uno del territorio (a 38 euro) e l’altro di ispirazione veneta (45 euro) perché Niccolò è di Verona. Tuttavia ci sono i prezzi dei singoli piatti alla carta per comporre a piacimento la propria comanda, come abbiamo fatto noi.

Ghiotto e indicativo della capacità dello chef, l’amuse bouche che è un arancino di riso Vialone Nano al Barbera con crema di robiola di Roccaverano.
arancino.jpgSuperbo il pane: fragrante, leggero come una nuvola, realizzato con le farine del mulino Signetti di Calamandrana.
pane.jpgPer il resto, il locale viaggia sul modello di tanti bistrot o “Trattorie di lusso” che abbiamo incontrato in questi ultimi tempi (per esempio Razzo a Torino o Rimulas a Voghera), con due o tre alternative per ogni portata, personale ridotto all’essenziale sia in sala (dove un po’ di affaticamento si nota, soprattutto quando chi serve non fa in tempo ad ascoltare quello che chiedi...) sia in cucina. Ma alla fine possiamo dire di aver fatto una piacevole esperienza che ci ha messo la voglia di ritornare.

Gettonatissimo il vitello tonnato “a la moda veja” con spuma di salsa tonnata e polveri di capperi essiccati (14 euro), noi abbiamo optato per il tortino di scarola gratinata al forno, pomodorino confit e Toma di Langa su crema di pomodoro alla brace (14 euro).
tortino scarola.jpgE ancora le tradizionali sarde in saor con uvetta, pinoli e cipolle stufate su polenta grigliata (15 euro).
tortino-sarde.jpgEccezionali i bigoli veneti al torchio fatti in casa con ragù di Laguna, guazzetto di pesci e bisque di crostacei (19 euro). L’alter ego piemontese erano i tajarin fatti a mano ai 30 tuorli con ragù di faraona (17 euro).
tajarin.jpgAi secondi la fassona piemontese brasata al Barbera d’Asti e purea al fondente di cipolla (18 euro) e l'ottimo trittico di pesce: crudo di gambero lagunare con maionese fatta in casa allo zafferano (buonissimo), baccalà mantecato alla veneziana su polenta grigliata e il ghiotto pan e Scopeton (pane fatto in casa al cappero, aringa affumicata con intingolo al peperone cipolla stufata). Tutto a 19 euro.
polenta-stocco.jpgOttimi anche i dolci: panna cotta all’amaretto piemontese, ganache al cioccolato fondente e crema di pere.
panna cotta.jpgE poi una burrosa sbrisolona con crema pasticciera aromatizzata al limone del Garda.
Siamo stati proprio bene!
sbrisolona.jpg

La Preja

Via Carlo Alberto 41
Nizza Monferrato (AT)
tel. 379 1919114

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