Si chiama Nebbione ed è il nuovo progetto vitivinicolo nato dalla tradizione piemontese dello spumante a base di nebbiolo. A presentarlo oggi su La Stampa è Paolo Massobrio, attraverso un viaggio a ritroso che affonda le sue radici nel 1787, quando il presidente americano Thomas Jefferson, in visita a Torino, ebbe modo di degustare questa tipologia di spumante, divenuto celebre grazie a nomi quali quello del produttore Carlo Gancia o dell’enologo Sergio Molino. Un’attività di sperimentazione, quella sul nebbiolo, che ha portato a scoprire come gli acini di “scarto” delle sue uve, ricavati dalla punta inferiore, siano del tutto simili a quelli di un’uva bianca e quindi adatti alla produzione di un metodo classico extra brut di qualità. Di qui il progetto Nebbione, che ha riunito sei aziende diverse insieme a un enologo, che a partire da ottobre produrranno il Nebole, uno spumante che colpisce per la ricchezza delle sue bollicine e la persistenza lunga e di buona spalla. Proprio come un nebbiolo.

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