A Milano, un indirizzo dove la cucina è golosa, il servizio cordiale, la cantina un invito a stappare e il conto per tutte le tasche
Tra i giovani italiani più in gamba di oggi, da una parte c’è chi prende la valigia e va a far fortuna all’estero, e dall’altra c’è chi decide di rischiare di giocarsi il futuro qui, in Italia, provando ad avviare un’attività in proprio, cercando di dare redditività a una passione. Tra quanti stanno provando a realizzare il loro sogno rimanendo nel nostro Paese, Gianmaria Fasce, Davide Esposito, Antonio Crescente, Nicolò Della Torre e Francesca Viterbo.
L’insegna è più che mai azzeccata, visto che dopo la nostra visita, il giudizio che ci siam fatti su questa realtà, è che osteria “grandissima” lo sia davvero, non solo per la formula e per il talento dei protagonisti che ci lavorano, ma anche per il valore che ha il suo essere autentico baluardo di gusto e di bellezza in una zona di Milano che, come è scritto all’esterno, di fatto è “quasi in campagna”, trovandosi dopo No.Lo. , dove Naviglio Martesana e via Palmamova portano al confine della città, a pochi minuti da Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Vimodrone.
All’esterno una tenda blu con la scritta in bianco Lagrandissima a proteggere la vetrina con la porta d’ingresso a vetri e una finestrella.
A confermarvi di come la filosofia che ispira il lavoro, non abbia niente a che vedere con l’approssimazione dei vecchi osti furbacchioni, saranno subito il servizio (attento, cordiale, professionale) e la cantina.
Ora, se Gianmaria Fasce, Nicolò Della Torre e Antonio Crescente (sommelier), hanno il merito di gestire con intelligenza il rapporto con la clientela, a convincervi definitivamente del valore di questo indirizzo sarà la cucina.
La guida Davide Esposito, chef che non fa il fenomeno ma che sa il fatto suo, e che firma una golosa cucina di tradizione, con sapienti tocchi di fantasia, con Francesca Viterbo, bravissima, che si occupa della produzione di tutta la pasta fresca, uno spettacolo.
Da un menu che si modula sulla stagionalità, in tavola insalata russa alla piemontese o insalata di nervetti barbabietola marinata. O ancora bignè, paté, cipolle caramellate e taggiasca o polpette di bollito e mayo al rosmarino per iniziare.
Poi di primo imperdibili i plin (serviti alla piemontese) al tovagliolo (dove si esalta la qualità di pasta e ripieno) o gnocchi di patate allo Strachitunt.
Di secondo corroborante trippa in bianco, fagioli e parmigiano, stracotto di pecora e purè di patate o verza, porro di Cervere, burro, uvetta e nocciole.
Panna cotta, composta di cachi o coccolato, caramello salato e peperoncino il dolce arrivederci. Il conto lascia il sorriso. L’unico dispiacere? Che siccome quando noi lanciamo un locale si riempie, per tornarci ci toccherà prenotare con buon anticipo. Ma il successo lo meritano. Saranno famosi!
Osteria Lagrandissima
via Ponte Nuovo, 25
Milano
Tel. 3425593532