Francesco Germani “is back”! Il suo nuovo locale è già indirizzo tra i migliori della città

E il suo ritorno è nel segno dell’eccellenza che cercava. I motivi per cui aveva lasciato via Calvi? Perché voleva una location migliore, un locale più bello, soprattutto perché si proponeva di “crescere”. Ebbene La Maniera di Carlo (via Rasori 12 – tel. 0276024261 ) oggi è tutto questo. Il locale non è più nella viuzza defilata in cui era prima, ma è in una delle vie più “chic” del capoluogo lombardo (via Rasori, per intenderci, Mario Pagano e Corso Vercelli son lì, e molti vip della città vivono nei dintorni).

L’ ambiente del nuovo ristorante è bello, moderno, con la sala con le vetrate che danno sulla strada, la cucina a vista, la parete con la “libreria” dei vini, i tavoli ben distanziati, le due salette ai lati di quella principale, defilate e ideali per chi cerca privacy. Fatto forse più importante di tutto, la cucina ha fatto un ulteriore passo in avanti, arrivando a livelli emozionanti, perché Francesco, con “umiltà”, invece di preparare solo il nuovo “palcoscenico”, prima di partire, tutto lo scorso anno, si è messo in discussione, lavorando nelle cucine di alcuni grandi (big come Enrico Bartolini o i Carbone di Manuelina di Recco), e i risultati sono tutti da gustare!

E che oggi il livello è eccellenza lo capirete sin dal formidabile tris di “stuzzichini”, che avrete non appena sarete seduti, che sarà con carota ricotta e rosa, caprese e “insalata mista da bere” (un boccone tanto bello e geniale nella sua varietà cromatica quanto buono!). E dall’appetizer di benvenuto, crema di riso selvatico di Zaccaria (il produttore sommo da sempre star del nostro Golosario e di Golosaria) caprino olio alle erbe e nocciole. La conferma sarà poi dalla sequenza di piatti, mai come oggi da applausi.

Per voi, per cominciare, ricciola passion fruit e tapioca croccante o carpaccio di Marco d’Oggiono mela verda e rafano. Due chicche? Coniglio cipollotto canellini e radice di cipollotto di Tropea e capesante ceci yogurt e lemon grass. Poi invitante risotto allo zafferano e bergamotto o strepitoso spaghettone alici ‘nduja frutta secca e profumo di pane. Da non perdere anche lo gnocco di patate fonduta di Parmigiano delle vacche rosse sugo di arrosto e pepe rosa. Tra i secondi, carne, con maialino da latte croccante con senape radice amara rapa rossa o, pesce, con buonissimo sgombro marinato miele e crauti rossi. Con uno dei dolci maison e la formidabile piccola pasticceria chiuderete un’esperienza che segna il ritorno sulla piazza meneghina.

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