Gianandrea Dubbini confida in un’intervista al Mattino di Padova i segreti del successo del nuovo format di Diemme Caffè
Dopo l’anno record del 2016, anche nel padovano le storiche torrefazioni del caffè guardano all’internazionalizzazione. E’ il caso della famiglia Dubbini, proprietaria del marchio Diemme Spa, che ha elaborato il suo progetto di espansione puntando su formazione e qualità. E che conosceremo da vicino a Golosaria.
“La tazzina dell’espresso sta conquistando il mondo e questo aiuta moltissimo le torrefazioni italiane nella competizione globale” spiega il presidente del gruppo Gianandrea Dubbini, a conferma di come il 35% del fatturato aziendale (14,9 milioni di euro nel 2016 e una previsione di crescita del +5% per l’anno in corso n.d.r) dipenda dall’export.
“Nel panorama italiano e mondiale siamo piccoli, per questo abbiamo deciso di concentrarci nel settore dei bar, pasticcerie e ristorazione, dove la forza dei grandi gruppi è meno sentita”. Nel caso specifico, Diemme guarda anche allo sviluppo di un franchising che - va da se - ha come protagonista il caffè, con una selezione di bevande che vanno dal tradizionale espresso a sperimentazioni di nuovi metodi di estrazione.
"Dunque non solo Starbucks fa strategie in tal senso. Anzi, sarebbe curioso che un paese come l’Italia - dice Paolo Massobrio - con 1.800 torrefazioni, stia a guardare la penetrazione di un colosso straniero, senza far nulla. Per questo l’esempio di Diemme apre una strada virtuosa, per tutti". Esempio di questo nuovo format è già il Caffè Diemme Italian Attitude aperto a Padova, nella bellissima cornice di Prato della Valle; il primo di una seria di locali che saranno riproposti in Italia e all’estero “Dove grazie a un personale estremamente qualificato sarà offerto ai clienti un percorso di conoscenza del caffè a tutto tondo”.
Il caffè è anche questo: cultura, turismo, stile di vita italiano. E’ il cuore di un racconto.