Si chiama plant waters e sembra essere il nuovo elisir di lunga vita all’ennesima potenza.

Si chiama plant waters e sembra essere il nuovo elisir di lunga vita all’ennesima potenza. O almeno marketing e moda lo dipingono così (ma per quanto?) La Stampa on line intervista il biologo Luciano Atzori su quelli che sono i benefici della linfa estratta dalla pianta e imbottigliata. Si tratta di una sorta di drink “super food” che in poco tempo - spiega Atzori - “hanno oscurato, (facendoli apparire «antiquati»), alimenti come il succo di aloe e l’acqua di cocco”.

Sulla cresta dell’onda ci sono la linfa di betulla e quella di acero. La prima si estrae da uno degli alberi più diffusi in Europa ed è proposta anche in gusti aromatizzati. Contiene xilitolo, betulina, tannini, silicio e oli essenziali e le si attribuiscono proprietà diuretiche e idratanti. L’altra plant water di successo è l’acqua di acero, che contiene molti minerali e vitamine. E’ interessante però notare, al di là delle proprietà, quanto scrive la Stampa sugli “effetti collaterali” di estratti vegetali che comunque hanno un funzionamento simile a quello di un farmaco (e di cui quindi non bisognerebbe eccedere). L’acqua di betulla ad esempio “viene sconsigliata in caso di specifiche allergie (es. ai salicilati), durante gravidanza, allattamento e quando si assumono alcuni farmaci”.

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