Una cucina ricca, con pesce freschissimo e grandi carni. E non manca un buon caffè.

Non di solo pesce vivono i norvegesi. Anzi, la cucina a Oslo e dintorni rivela molte sorprese (soprattutto a base di carne) e soprattutto negli ultimi anni - complice il successo della cucina nordica in generale - sta vivendo un periodo fortunato. Così mentre i migliori chef norvegesi portano l’alta cucina in tutta Europa, un numero sempre maggiore di turisti fa rotta verso la terra dei fiordi per conoscere i piatti tradizionali, dal salmone all’agnello al formaggio marrone. Ecco una selezione di piatti e specialità che un vero amante della cultura norvegese non dovrebbe perdersi:

Il brunost: si dice che portarsi a casa un pezzo di brunost significhi portare con sé una parte dello spirito della nazione. Perché il brunost è più di un formaggio: qui lo mangiano tutti e per secoli è stato uno dei pochissimi caci prodotti. E’ un formaggio marrone, di capra e caramellato, con una consistenza simile al burro. Si affetta con il tradizionale ostehøvel e si serve di solito alla prima colazione magari accompagnato dalle cialde.

• L’agnello: chi va in Norvegia e non assaggia la carne di agnello si perde buona parte della gastronomia della regione. Il fenalår della Norvegia è una denominazione protetta. Si tratta di una prosciutto ottenuto dalla costa di agnello stagionata, che ricalca l’antica tradizione di appendere le cosce di montone ad asciugare con l’aria di montagna. Leggermente speziato e poco salato, è particolarmente delicato. Sempre dall’agnello arriva anche un altro piatto tipico, il pinnekjøtt, ovvero costolette di agnello o montone stagionate in salamoia o sale marino. Si apprezzano sulla tavola di Natale.

• Le (altre) carni: volete farvi una grigliata in Norvegia? Allora scordatevi i nostri piatti a base di manzo e maiale. Le carni più in voga (e assolutamente da provare) sono l’alce (che come sapore ricorda il cervo), la renna (dalla carne magra e succulenta, si alleva nel Nord del Paese), il cervo (servito anche come bistecca, può essere affumicato, essiccato o stagionato) e il Gallo Cedrone (tenero e succulento, è l’uccello più ambito dai cacciatori norvegesi).

Flatbrød: è un tipo di pane secco che - strano a immaginare - per un italiano può essere paragonato al pane carasau. Infatti è sottile e molto croccante: in Norvegia è usato con successo per accompagnare zuppe e stufati ma c’è anche chi lo ama come semplice stuzzichino da accompagnare ai salumi.

• Caffè a “ammazzacaffè”: Non stiamo parlando dell’Italia, ma della Norvegia. Strano a dirsi, ma con i nostri cugini del nord Europa condividiamo la passione per il caffè e i distillati. Per quanto riguarda il primo dei due, in Norvegia esiste un gran numero di torrefazioni considerate tra le migliori al mondo. Per il reparto distillati invece la bevanda nazionale della Norvegia è un distillato di patate aromatizzato con semi di cumino, anice, aneto, finocchio e coriandolo, che amano accompagnare a tutto pasto, specialmente nelle Feste di Natale.

Lo lasciamo per ultimo, perché talmente caratteristico da meritare una trattazione a parte: il merluzzo. Il mare norvegese è tra i più pescosi del mondo (la Norvegia è il l secondo maggiore esportatore di pesce al mondo) e i pescatori norvegesi sono sicuramente tra i più abili e attrezzati. Simbolo della pesca è il merluzzo skrei dalle carni bianche e magre, friabili e tenere, ma in questi mari si trovano anche salmone, gamberi, platessa e aringhe. Per i viaggiatori in Norvegia, invece i piatti tradizionali da assaggiare sono innumerevoli: il famoso salmone affumicato, la trota affumicata e il gravlax, pesce marinato. Dalle isole Lofoten arriva il “tørrfisk”(da noi celebre come stoccafisso). Gli amanti dei sapori forti non possono farsi sfuggire il “rakfisk” (trota fermentata) e il l “mølje” della Norvegia del Nord, a base di merluzzo accompagnato dalle uova e dal fegato del pesce. Intorno alla pesca però sta nascendo anche un gran fermento gastronomico: i vecchi e nuovi mercati si attualizzano, si aprono ai turisti e soprattutto offrono molte situazioni di ristoro. Insomma, in Norvegia non perdete l’occasione di un pranzo al mercato.

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Immagini:MATPRAT.NO e CATHRINE DOKKEN/NORK RAKFISKFESTIVAL

 

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