Premiato dal Golosario tra le migliori enoteche con ristoro d'Italia, si afferma come ristorante che merita la visita

Avevamo lasciato l’Armadillo di Courmayeur, organizzata enoteca specializzata in vini naturali con cucina e musica dal vivo, che serviva pochi semplici piatti ben cucinati e lo ritroviamo diventato una delle migliori tavole della Valle d’Aosta. Questo è sicuramente merito dello chef giapponese Satoru Ueda (ex Gardenia di Caluso) che è arrivato a inizio 2020 e che, da poco coadiuvato dal connazionale Keita Murakami, propone una cucina con tecnica giapponese e predilezione per i prodotti locali.armadillo-2.jpgDirettamente dal menu: il sorprendente Viaggio in Italia (cotechino valdostano, lenticchie di Castelluccio cotte nel vin santo, salsa ‘nduja); lo stratosferico salmerino di montagna in tempura con infuso di fontina, tartufo nero, olio di abete; il cannolo ripieno di boudin, crema di parmigiano, sesamo nero e vinaccia; la coscia di agnello ripiena di castagne, lardo, zenzero, spezie dalla concezione così perfetta che sembra un piatto della memoria e invece è originalissimo. Abbiamo assaggiato anche la Ciccia valdostana, tagliata di sottofiletto, ajoli al mezcal e salsa verde, ottima!armadillo-3.jpgAnche la proposta vegetariana è interessante con il Pavè di patate di montagna, fondo vegetale, ortaggi invernali e panna acida e veniamo a sapere che nel 2019 chef Ueda ha vinto il concorso The vegetarian chance di Pietro Leeman.
E i dessert? Mousse al bleu d’Aoste, tegola di miele millefiori, sciroppo di jasmine abbinato a un calice di vendemmia tardiva, oppure i sigari di cioccolato ripieni di crema al caffè con un calice di rhum.armadillo-4.jpgAbbiamo parlato subito del menu perché la cucina è stata il cambiamento recente più importante ma, già prima dell’avvento giapponese, il locale pensato da Luciano Angelini e Alessandro Maggiori e aperto nel 2014 era uno dei più divertenti dell’arco alpino. Autoctono il primo, milanese il secondo, entrambi accomunati da una grande passione per la musica che li ha portati spesso in viaggio negli USA e a fondare anche un’etichetta discografica che ha prodotto più di 60 artisti. L’armadillo è l’animaletto simbolo del Texas e a Austin, dove spesso i nostri facevano tappa alla ricerca di musicisti poco conosciuti, c’era un locale negli anni '70 che si chiamava Armadillo Bar dove ha suonato il fior fiore dei musicisti americani e non solo. Così Alessandro s’era fatto tatuare un armadillo sul braccio e l’armadillo è riproposto ironicamente in numerose varianti nell’arredamento.armadillo-5.jpgVeniamo infine all’anima del locale: Luciano Angelini, nipote di Armandina dello storico indimenticabile ristorante, sommelier professionale dal 2001, scopre nel 2005 i vini naturali e nel 2011 è agente per la Val d’Aosta di Triple A. Le scoperte enologiche che, con la sua bonaria e ironica competenza, potete fare all’Armadillo sono infinite. Ora che Alessandro si è pensionato, gestisce il locale con il figlio Luca (capisce molto di musica e presto arriverà al vino, dice Luciano), il pirotecnico Carmine Aquila in sala e i due giapponesi in cucina.

Abbiamo premiato L’Armadillo sul Golosario 2022  fra le 10 migliori enoteche con ristoro d’Italia ma, dopo quest’esperienza, penso che lo ritroveremo anche fra i migliori ristoranti della prossima guida Gatti Massobrio. A causa dei problemi di distanziamento la musica dal vivo è stata sospesa, ma presto tornerà. L’ambiente è piccolo, aperto la sera da mercoledì e la domenica anche a mezzogiorno. Conviene prenotare. Bisogna prenotare. È urgente prenotare. armadillo_6.jpg

L’ARMADILLO VINO CIBO MUSICA

Strada la Palud 27
Courmayeur (AO)
Tel. 349 4059820

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