Una Liguria insolita da scoprire tra punti di interesse naturalistico, storico e gastronomico

L'odissea che in questo periodo stanno vivendo i vacanzieri lombardi e piemontesi nel tentativo di raggiungere le località del Ponente Ligure può essere soltanto mitigata percorrendo itinerari appenninici alternativi a quelli autostradali. E non tutti sanno che alcuni di essi possono rivelare tappe che meritano la sosta e non soltanto il passaggio fugace in attesa di raggiungere il mare. Ma anche un viaggio “ad hoc” che non necessita per forza di approdare alle località turistiche del litorale. È il caso, per esempio, dell'itinerario che da Acqui Terme consente di raggiungere il valico del Colle del Melogno (m 1.028), per poi iniziare la discesa verso Pietra Ligure o Finale Ligure. Le tappe intermedie sono quelle di Spigno Monferrato, Cairo Montenotte, Millesimo. In quest'ultima località, merita la sosta al Birrificio Scarampola (loc. Monastero, 9). Qui, la possibilità di degustare e acquistare birre particolari, con ingredienti locali, ma di grande bevibilità ed equilibrio. In questo birrificio, ambientato nell’antico monastero di Santo Stefano, nascono la Ipa (Italian Pale Ale) ambrata e aromatizzata al pompelmo, e la N.8, una birra bianca aromatizzata al chinotto di Savona con note di cereali e agrumi.
BIRRE-scarampola.jpgProseguendo per una quindicina di chilometri, ecco la seconda sosta davanti ad uno splendido specchio d'acqua. È il lago di Osiglia, un lago artificiale creato da una diga terminato nel 1939 e lungo 3 km, posto in una valle selvaggia naturalisticamente molto interessante. Su entrambi i lati sono presenti diversi punti attrezzati per i picnic, e tra le diverse attività che si possono praticare, segnaliamo il canottaggio (vengono affittate canoe e pedalò presso il bar ristorante L’Imbarcadero), il SUP (stand up paddle), la pesca sportiva alla trota, al temolo, al luccio e alla carpa.
lago-osiglia.jpgRiprendendo la strada, dopo una ventina di chilometri, eccoci giunti al Colle del Melogno, terminale dell'Alta Via dei Monti Liguri, e alla sua meravigliosa faggeta. Qui, dopo aver lasciato l'auto nel punto ristoro locale, la possibilità di fare escursioni alla portata di tutti nel cuore della foresta. Due i grandi motivi d’interesse: storico e naturalistico. Da un punto di vista storico, l’itinerario permette di visitare tre fortezze costruite nella seconda metà dell’800, subito dopo l’unità d’Italia, per contrastare una ipotetica invasione dal mare da parte di truppe francesi. In particolare, come su altri colli liguri, è presente una struttura fortificata esattamente in corrispondenza della strada di valico, con funzione di sbarramento, oltre ad altri due forti in posizione più elevata. Dal punto di vista naturalistico, accanto ai faggi a fusto alto, crescono la betulla, il pino silvestre, l'abete bianco, l'acero montano, il frassino maggiore. Da questo valico suggestivo, avrete due possibilità per raggiungere le località del litorale.
colle-melogno-forte.jpgLasciando il punto ristoro alle spalle e voltando a sinistra lungo la SP490, avrete la possibilità di raggiungere Calizzano e quindi Bardineto, per poi scendere sulla costa ad Albenga. La prima parte dell'itinerario è nel cuore della faggeta che ricorda i tratti del paesaggio alpino, d’estate verdissimo e ombroso, d’inverno quasi nordico, con i suoi boschi innevati. Questi boschi spettacolari danno vita a fine estate a piccole preziose bontà, i funghi porcini, le castagne trattate alla vecchia maniera, e le sorgenti di acqua oligominerale collegate da un itinerario escursionistico.
Calizzano è un borgo antico ben conservato, con le sue casette colorate, le piazze e la bella chiesa di S. Lorenzo. Qui, nella via centrale pedonale del paese, troviamo il negozio della famiglia Santamaria (via Sforza Gallo, 12, tel. 0195284270 ) che da decenni è il solido punto di riferimento per l'intera vallata in tema di funghi (e non solo): porcini sia secchi sia in olio extravergine di oliva, funghi galletti, cicalotti, sanguin, chiodini, funghi di muschio o misti. Meritano anche le verdure sott’olio (carciofi, melanzane, melanzane e funghi porcini, peperoni, zucchine trombette, cipolla belendina, giardiniera di funghi e verdure) e i sughi a base di pomodoro e verdure. Tra le proposte dolci, le golose e originali confetture (fragole, pesche e fiori d’arancio amaro, fichi neri, gelsi neri, more selvatiche, chinotto di Savona, arance Pernambucco…) e le castagne, secche o sotto forma di confettura, in sciroppo, ma anche farina e biscotti.
santamaria.jpgMaterie prime di assoluta qualità che ritroviamo anche a distanza di poche decine di metri da qui (piazza San Rocco, 16) nella Gelateria Pinotto; i bagnanti della Riviera si spingono fino a qui, per assaggiare il loro gelato casalingo e i loro biscotti preparati con le mitiche castagne secche di Calizzano, ma anche la pinolata e i gusti lampone e mirtilli: quelli selvatici raccolti nei boschi.

Ma in questo borgo si potrà anche apprezzare la cucina del territorio grazie al Ristorante “Mse Tutta” di via Garibaldi, 7, dove propongono un gioiello d’essenzialità. Il menu degustazione si muove con mano rigorosa tra i classici della Liguria, con echi francesi. Cantina ragionata. Prezzo onestissimo. Piatti imperdibili: manzo battuto al coltello con insalata russa; sformato di broccoli e toma brigasca; insalata tiepida di verdure, baccalà e salsa aiolì; raviolini alla maggiorana; manzo scottato con tapenade di pomodori secchi. Terrina di frutta con farina di mandorle e crostata di ricotta. Menu Fisso a Pranzo a 15 euro (3 portate); Menu Fisso a Cena a 30 euro (7 portate).
ristorante-msetutta.jpgInfine, tornando al punto iniziale del Colle del Melogno, ma svoltando a destra sulla SP490, si scenderà in direzione di Pietra Ligure, in uno scenario paesaggistico dove il bosco si dirada tornante dopo tornante, per lasciare la visione ai classici terrazzamenti liguri coltivati a vigneti e ulivi. Lungo la discesa, in prossimità della costa, vi consigliamo una piccola deviazione verso il borgo di Calice Ligure. Qui c'è una gelateria artigianale, Pastorino, via Vittorio Veneto, 37, meta di appassionati da tutto il Ponente. Indiscutibile la bontà dei gelati (eccellenti il pistacchio di Bronte e la nocciola delle Langhe). Da scegliere la crema di cannella con salsa di prugne; quindi la crema di ricotta di pecora sarda con salsa di fichi o di noci, la pinolata con pinoli di Pisa. Tra gli altri gusti: zafferano con mandorle e miele, zenzero e miele, basilico. Ma ci sono anche ghiaccioli di frutta fresca, torte gelato e gelati su stecco.
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