Matteo Scibilia, chef storico della Brianza (è titolare dell'Osteria della Buona Condotta di Ornago) presidente dell’Ascom-Confcommercio di Vimercate, si è fatto promotore di un’iniziativa a sostegno dei giovani agricoltori brianzoli, che hanno puntato sul ritorno alla terra, recuperando l’antica vocazione agricola del territorio.

E a lui chiediamo quali nuove dalla Brianza?
Innanzi tutto bisogna chiarire cosa si intenda per Brianza. Io mi riferisco alla Brianza di manzoniana memoria, ovvero quel triangolo di territorio che va dal duomo di Monza verso Como e verso Lecco. Proprio qui, negli ultimi anni si assiste a un proliferare di nuove piccole imprese agricole, di cui molte under 30. In un territorio che i più pensano dominato dall’urbanizzazione e dalle industrie, l’agricoltura sta conoscendo una seconda giovinezza. E il merito è dei giovani che, trovandosi magari con un terreno di proprietà, hanno deciso di metterlo a frutto. E quindi io, come chef, insieme ad altri operatori locali, abbiamo cercato di indirizzarli verso le colture più adatte, di cui si rischiava di perdere le tracce.

E quali colture che si sono affermate?
Per esempio i frutti di bosco, con risultati sorprendenti; poi i gelsi con cui si realizza una eccezionale zuppa; gli ortaggi senza diserbanti e pesticidi e le patate, nello specifico quelle di Oreno. Noi, come titolari di ristoranti, abbiamo cominciato a impiegare questi prodotti e a proporli nei nostri menu.

Nome e data di nascita del progetto?
Il progetto, nato circa un paio di anni fa, si chiama “Chilometro zero, chilometro vero” in quanto il chilometro zero è un termine ormai conosciuto, ma il chilometro vero è il km zero effettivo, di aziende che operano nell’ambito di pochi chilometri e sono quelle sulle quali si vuole puntare.

Obiettivo numero 1?
È di fare sistema, creando una rete di contatti. Per prima cosa fare conoscere tra loro i giovani agricoltori, che da soli hanno poca forza, ma insieme possono fare molto, conquistando spazio sul mercato. Con il sostegno di Ascom-Confcommercio e di altre associazioni di categoria dare l’avvio a una serie di iniziative che li coinvolgano e facciano conoscere la loro attività e i loro prodotti.

La nuova tecnologia e nuovi media possono essere un aiuto?
Certamente sì. Oggi non si può prescindere dai nuovi media. Infatti, tra le proposte in atto, c’è la realizzazione di un portale gratuito per gli operatori, che raggruppi vecchi e nuovi produttori per dare loro la maggiore visibilità possibile.

E la concorrenza della grande distribuzione?
In realtà si tratta di due offerte diverse per il consumatore, che può rivolgersi sia ai supermercati, sia ai coltivatori che vogliono il prodotto di nicchia, sano e locale che racchiude in sé la storia di un territorio.

Vogliamo ricordare alcuni produttori del gruppo che fra l'altro hanno debuttato proprio a Golosaria?
Oltre alle patate di Oreno e agli gnocchi della sociatà agricola Fortuna, lo zafferano di Mastri Speziali di Macherio, che potrete trovare anche a Golosaria Monferrato sabato 18 e domenica 19 aprile (www.golosaria.it)

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