Il racconto delle eccellenze biellesi, e non solo, attraverso il gelato

Non solo vino: a Vigliano Biellese la scoperta che il mosto d'uva è ottimo anche nel gelato. Un viaggio nel gusto 'pulito' di Alice

In occasione della manifestazione “Dimore di vino”, svoltasi recentemente a Vigliano Biellese presso le 3 dimore storiche (Castello di Montecavallo, La Malpenga e Villa Era), ho apprezzato le degustazioni dei loro vini abbinati a diversi tipi di cibi. Inaspettata è stata la scoperta che con il mosto d’uva si possono fare degli ottimi gelati, in questo caso a base di mosti di Nebbiolo di Villa Era e di Erbaluce di Manfrinati di Roppolo. Artefice di questa novità è la Gelateria Alice di Biella, che ho poi visitato nei giorni seguenti. E qui lo stupore è stato ancora più grande, per vari motivi. Intanto perché gli attuali titolari, Patrizia Guabello e Aurelio Loro Piana, sono subentrati in questa attività solo da maggio provenendo da esperienze professionali completamente diverse (geometra lui e psicoterapeuta lei) e, dopo un breve affiancamento con i precedenti proprietari (Alice, Laura e Maurizio Sanca) dai quali hanno ereditato una gelateria già votata all’originalità, hanno apportato ulteriori incredibili innovazioni.
Questa è l’unica gelateria biellese certificata AIC (Associazione Italiana Celiachia) per la produzione di gelati senza glutine. Tutti i gelati sono privi di emulsionanti, coloranti, conservanti, additivi chimici e grassi vegetali idrogenati; le creme sono realizzate con panna fresca e latte intero; i sorbetti e i gelati alla frutta sono preparati con prodotti di stagione freschi, quelli alla soia o latte di riso sono dolcificati con fruttosio e sono disponibili anche gelati per vegani.

Come dicono Patrizia e Aurelio, “per il nostro gelato usiamo materie prime locali di qualità e latte fresco intero (o panna) proveniente da allevamenti piemontesi; lavoriamo con passione per offrire alla clientela un alimento il più naturale, digeribile e sano possibile”.
carretto gelati.jpg Oltre che per i frequentatori della gelateria creano su ordinazione gelati per una clientela professionale costituita da bar e ristoranti biellesi. Attualmente i gusti disponibili sono una quarantina. Fra questi troviamo i gelati alcolici con grappa di Erbaluce Revel Chion, Vermouth 7 Artemisiae di Cascina La Grà di Donato, Mojito e Amaro Liskamm; oltre a quelli di mosto d’uva di cui si è detto, e per restare a prodotti locali, vanno ricordati la crema biellese con pasta d’melia Massera e Ratafià di Andorno, le caldarroste caramellate con burro d’alpeggio dell’azienda Rosso Baietto e miele di castagno dell’azienda La Terra di Mezzo, entrambe di Netro.

Altri gusti particolari sono: pere cotte e zenzero, pesche ripiene, uva fragola, mango bio della Sicilia, zabaione, cocco bio, mandorla vegana con latte di riso bio, prugne e cannella, basilico fresco, liquirizia della Calabria, pistacchio di Bronte, fondente con pasta di cacao del Guatemala e zucchero di canna bio della Colombia, crema antica con vaniglia del Madagascar. Non mancano, ovviamente, i gusti più tradizionali.
Ho chiesto a Patrizia cosa possiamo aspettarci per il futuro e lei ha risposto così: “Continuare nella ricerca di aziende agricole, in particolare biellesi, che realizzano prodotti che possono trasformarsi in gelati; utilizzare solo zucchero di canna grezzo biologico (per la cui coltivazione non vengono usati pesticidi); rafforzare il concetto di stagionalità producendo gelati con materie prime che si rendono disponibili in autunno come le castagne, i fichi, le zucche e i cachi; e, infine, tenere aperta la gelateria anche nella stagione invernale offrendo alla clientela il gelato caldo, per il quale sono in corso vari tipi di sperimentazioni”.

C’è molta passione mista a competenza nelle parole di Patrizia, che mi ha poi confidato di essere figlia e nipote di ristoratori e di aver passato molto tempo in cucina, e questo spiega tante cose. Merita una visita.