Qualche sbavatura nel servizio, ma una cucina che merita di essere ricordata anche per l'ottimo rapporto qualità/prezzo

Affacciato sul lungomare di San Leone, a pochi chilometri da Agrigento, Il Pescatore è uno di quei ristoranti dove l’apparente disinvoltura dell’ambiente nasconde una cucina di mare in grado di lasciare il segno.

Il locale nasce nel 1969 dalla ristrutturazione conservativa di un'antica struttura dei primi del '900, che comprendeva le stalle per i cavalli, da cui sono state ricavate le salette interne, che ancora conservano gli archi a tutto sesto in pietra locale. Ma la parte più affollata è quella del moderno vasto dehors a vetrate che si apre sul lungomare.
dehors.jpgL’atmosfera è quella di una trattoria elegante, vivace e piena di vita, con molti clienti locali (un buon segnale); tre euro di coperto, con tovaglietta di plastica ma tovagliolo in stoffa, come ormai sta diventando sempre più abituale anche in locali dal tono più pretenzioso. Qualche nota in più sul rumore di sala – specie nei fine settimana – è doverosa, ma anche questo fa parte del clima “casual” di un posto di mare. Il servizio è gentile, anche se talvolta reso un po' sbrigativo dall'affollamento delle sale e con qualche sbavatura organizzativa: il menu ci viene consegnato con una pagina mancante (proprio quella dei secondi), due vini scelti risultano esauriti ma non segnalati, e l’acqua – ordinata frizzante – arriva liscia. Anche la carta dei vini bianchi è piuttosto contenuta, mentre una piccola selezione di rossi è ospitata in una piccola cantinetta a vista. Nulla tuttavia che comprometta davvero l’esperienza che stiamo per fare della cucina: i piatti raccontano infatti un’altra storia, molto più appassionante.
sala.jpgIniziamo dal composto misto del pescatore (vedi foto in apertura) sontuosa parata di crudi e cotti di mare, dove la freschezza e la tecnica convivono in perfetto equilibrio. Gamberi rossi, cozze, vongole: tutto racconta il mare nel suo volto più sincero e generoso.

Anche la parmigiana di pesce spada e la caponata del porto sono entrambi piatti radiosi, che sarà difficile dimenticare: classici siciliani eseguiti con mano sicura, ben calibrati nei sapori, ricchi negli ingredienti e nei condimenti senza mai essere stucchevoli.
caponata.jpgAnche tra i primi il livello resta alto, nonostante qualche sbavatura. Lo spaghetto con le sarde, sicuramente convincente per la qualità degli ingredienti, risulta però forse un po' troppo delicato per gli amanti dei sapori decisi;
spaghetti.jpganche i paccheri con gambero rosso e stracciatella di burrata, di per sé interessanti nella costruzione del piatto, peccano leggermente per una cottura sfuggita, che rende la pasta appena troppo morbida.
paccheri.jpgPer secondo, ecco un classico, e ottimo, frittura di paranza dalla perfetta esecuzione: impanatura leggera e croccante, scelta di pesci e crostacei varia e non banale, risultato convincente.
fritto.jpgInfine, il momento dei dolci, che vengono proposti a voce in un ventaglio classico di dessert siciliani: cannoli (anche nella versione scomposta), cassata, semifreddi e altre delizie. Per noi una cassata siciliana assolutamente radiosa: fresca, armoniosa, intensa, con una crema ben equilibrata e una glassa non invadente.
dolce.jpgUn finale degno di nota per una cena che – tra piccoli inciampi di servizio e grandi slanci dalla cucina – merita di essere ricordata (e magari ripetuta, chissà...), non da ultimo anche per il corretto rapporto qualità/prezzo.
Perché qui il mare non si guarda soltanto: si mangia. E si mangia bene davvero.

Antica trattoria il Pescatore

Lungomare Falcone e Borsellino, 20
San Leone (AG)
Tel. 0922414342 
www.anticatrattoriailpescatore.com

Data della visita: 31 maggio 2025

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