Marco Felluga e Russiz Superiore: due cantine, una sola famiglia

L'aquila e il leone. È la fierezza di questi due nobili animali il segno che contraddistingue in etichetta i vini di Marco Felluga e Russiz Superiore, cantine di proprietà della stessa famiglia. Il Leone della Serenissima Repubblica di Venezia, che volle nel quattrocento la cittadina fortificata di Gradisca – sede della cantina Marco Felluga - per difendersi dai Turchi. E l'Aquila di Russiz Superiore, che deriva dall’emblema che fu dei principi di Torre Tasso, tra i primi signori di queste terre, giunti in Friuli nel 1273.

La storia dei Felluga nasce quando il Collio non era ancora terra del vino celebrata come oggi. E affonda i suoi passi nella seconda metà dell'Ottocento, con i primi vigneti acquistati da Marco Felluga. La produzione del vino comincia solo nel secondo dopoguerra, con Giovanni Felluga, padre di Livio e di Marco. Separatesi le strade tra Marco e Livio, con due aziende distinte, a fianco della linea Marco Felluga nel 1967 nasce Russiz Superiore, dopo l'acquisizione di una storica proprietà sulle colline di Capriva del Friuli. Oggi a guidare le due aziende (800.000 bottiglie prodotte, 600.000 etichettate Marco Felluga) è Roberto, figlio di Marco. Non esistono particolari differenze di impostazione tra le due cantine: entrambe danno vita a vini dai profumi netti e piacevoli, mentre in bocca sono sapidità e acidità a segnare il sorso, a testimonianza del terreno minerale del Collio.

Quattro i bianchi assaggiati della cantina Marco Felluga (Gradisca D'Isonzo, via Gorizia, 121 - tel. 048199164). Tra questi, decisamente piacevole il Collio Sauvignon 2013 (prezzo in enoteca, € 12), affinato in solo acciaio, dal colore giallo dorato con sfumature verdognole e dai profumi intensi e di grande eleganza. Di primo impatto emergono profumo di orto, erbacei, con salvia e foglie di pomodoro, poi sentori fruttati agrumati (pompelmo rosa). All'assaggio colpisce per l'equilibrio tra freschezza, sapidità e struttura. Ha bella persistenza, vena minerale e finale leggermente amaricante. Affina in acciaio anche Collio Ribolla Gialla 2013 (prezzo in enoteca, € 14), dal naso abbastanza intenso, in cui spicca la frutta, esotica e agrumata (pompelmo), con un fondo floreale, e dal sorso fresco e sapido.

Passa in legno (una parte), invece, il Collio Bianco Molamatta 2012 (prezzo in enoteca, € 20), uvaggio di pinot bianco (40%), tocai friulano (40%) e ribolla gialla (20%): dorato alla vista, naso di frutta esotica e note vanigliate sul fondo (assieme a un leggero floreale), di grande opulenza e rotondità in bocca, con struttura e grassezza, buona sapidità e discreta acidità. Il Collio Bianco Pinot Grigio Riserva Mongris 2011 (prezzo in enoteca, € 20), è probabilmente il vino più conosciuto dell'azienda: giallo dorato con sfumature ramate, al naso si percepisce la frutta, una mela, un po' adombrata da note dolci vanigliate. In bocca è rotondo, di buona sapidità, ma minore acidità rispetto ad altri vini aziendali. Nel finale ritornano le note vanigliate: piacerà molto all'estero, e a chi apprezza questa tipologia di vini.

Sei, invece, i bianchi assaggiati della linea Russiz Superiore (Capriva del Friuli, via Russiz 7 – tel. 048180328), che affinano tutti, per una parte, in carati di rovere. Il Pinot Bianco 2013 (prezzo in enoteca, € 17) ha colore giallo paglierino con sfumature verdoline, profumo di ananas e pesca bianca con fiori di campo, sorso minerale e sapido. Decisamente interessante il Pinot Grigio 2013 (prezzo in enoteca, € 17), dal bel colore giallo dorato con sfumature ramate. Al naso spiccano la mela e la ginestra. Sensazioni che si ritrovano nitide anche in bocca, in un assaggio acido, sapido e minerale, di buona soddisfazione. Non è da meno il Collio Friulano 2013 (prezzo in enoteca, € 17), 100% tocai friulano che intriga per il profumo intenso e complesso, da cui emergono frutta, fiori, erbe: subito fondo erbaceo, poi fiori (mandorlo, camomilla), infine pesca a polpa bianca. In bocca è avvolgente, con freschezza sostenuta e bella struttura, per un sorso equilibrato che non nasconde del tutto la struttura alcolica, pur supportandola adeguatamente. Finale lungo e persistente.

Notevole anche il Collio Sauvignon 2013 (prezzo in enoteca, € 17), dal profumo intenso ed elegante, caratterizzato da un vegetale presente senza eccessi (salvia, peperone), che lascia spazio al pompelmo e a delicati fiori di acacia. Piace anche in bocca, per acidità, struttura e sapidità. L'Horus 2007 (prezzo in enoteca, € 33) è un vino passito (l'appassimento avviene in vigna) da uve picolit (90%), sauvignon (5%) e friulano (5%), dal colore giallo intenso con sfumature dorate. Ricorda al naso le castagne secche e le albicocche secche, mentre in bocca la dolcezza è accompagnata da discreta acidità, con un lungo finale di castagna e albicocche.

Ma il vino che più ci ha colpito è il Collio Bianco Col Disôre 2011 (prezzo in enoteca, € 25), che prende il nome dalla collina in cui sono impiantate le vigne. Da uve pinot bianco (40%), tocai friulano (35%), sauvignon (15%) e ribolla gialla (10%), in parte surmature, nasce un vino dal colore giallo paglierino piuttosto carico. Il profumo è suadente: spicca il floreale (una bellissima lavanda), il fondo vegetale, gli agrumi (pompelmo). In bocca, dove appaiono note di miele, è avvolgente, elegante e equilibrato, con buona freschezza e sapidità. Il finale è lungo, piacevolmente ammandorlato. Un grande vino.

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