Vinhood mette a punto un algoritmo per suggerirci il nostro vino preferito (anche se ancora non lo sappiamo)

Quanti sono i caratteri del vino? Rilassato o carismatico, eccentrico o affettuoso. Avete mai sentito descrivere un vino così? Eppure queste sono categorie in cui il nostro cervello può inserire, in modo semplice, diretto, quasi istintivo, un vino.

L’idea di suddividere i vini per tipologia di carattere è della start up milanese Vinhood (www.vinhood.com), che però, nel suo percorso di analisi, è andata ancora oltre. Oltre a suddividere il mondo dei vini in 14 caratteri, ha anche elaborato un test - basato su algoritmi matematici - per consigliarci il vino più adatto partendo dai nostri gusti su altro. “Abbiamo cercato nell’elaborazione dei caratteri - spiegano da Vinhood - di trovare il bilanciamento tra scientificità e divertimento”. La prima fase è stata assicurata da un esperimento realizzato attraverso l’elaborazione di un test, la prova su alcuni soggetto e la conseguente misurazione dei blind celebrali una volta assaggiati quattro vini diversi. Dopo innumerevoli prove la struttura del test è stata ben definita e le valutazioni si sono rivelate corrispondenti alla realtà. “Il test - spiegano - abbatte del 50% l’ansia della scelta" ed è utile ad esempio a chi si trova in una corsia di un supermercato piena di bottiglie (o nell’home page di un sito di e commerce).

L’altra parte, quella più ludica, si è sviluppata giocando con le parole del vino. La difficoltà, hanno rilevato da Vinhood, è trovare un approccio al vino più semplice e diretto rispetto alla degustazione classica. Con l’aiuto di due master sommelier hanno rivisto la classica degustazione, basandola su termini più semplici ed immediati, testati poi in speciali wine show in cui si faceva una degustazione collettiva e chi utilizzava terminologie troppo complesse veniva bloccato dal suono di una campanella. Gli stessi termini sono stati utilizzati come descrittori dei 14 caratteri. La formula del test, inizialmente elaborato per appoggiare la vendita di vino diretta nel sito di Vinhood, si è sviluppata indipendentemente al punto da essere adottata da alcuni grandi retail, in Italia e prossimamente negli Stati Uniti. “Non solo - spiegano - la struttura del test serve anche a ottenere dati sui gusti degli utenti, sul mutamento di questi ultimi, anche in base, ad esempio, alla stagionalità” e orientare di conseguenza le scelte di marketing.

Questo approccio, utilizzato al momento nel mondo del vino, potrebbe essere ben presto impiegato in altri campi. Come il caffé, ad esempio, dove le tecniche di degustazione sono ancora molto poco diffuse.

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