Per degustare i vini di 500 aziende con servizio alla mescita al tavolo

L’inizio della settimana ci ha visti ogni anno a Grandi Langhe, evento che da 9 anni si tiene a Torino nelle ex Officine Grandi Riparazioni (OGR) che quest’anno aveva in pancia ben 500 aziende, non solo delle Langhe e del Roero, ma di tutti Consorzi piemontesi del vino (di queste, 112 erano extra Langhe e Roero). Ed è stata una bella occasione, favorita anche dalla messa a disposizione, per i giornalisti, del servizio di mescita al tavolo, come avviene per le Anteprime Toscane o, fra pochi giorni, per l’Amarone.
roll-up.jpgIl sottoscritto ne ha approfittato per testare tutti i Barolo 2021 e tutti i Barbaresco 2022 a disposizione, lasciando al collega Fabio Molinari l’approfondimento del Roero e di altre denominazioni (oggetto di una nostra seconda puntata).

Il sottoscritto, il secondo giorno, insieme a Gabriele Scivetti ha invece visitato tutti gli stand dei produttori, per carpire le novità, di cui vi parleremo durante l’anno. Ora, rispetto alle precedenti edizioni la logistica era ottima ed è stato facile individuare le cantine, messe in ordine alfabetico, al netto della propria denominazione, divisi in tre ambienti.
tre che brindano.jpgDa sinistra: Detto questo, eccoci ai nostri assaggi migliori, che ci hanno portato alla considerazione che il 2021 per il Barolo è davvero un’ottima annata, dove prevale la freschezza e porta con sé la promessa di bottiglie di buona tenuta negli anni. Stesso dicasi, a sorpresa, del Barbaresco 2022 che ci ha offerto campioni di ottima soddisfazione.
In tutto sono stati assaggiati dal sottoscritto 130 campioni (105 Barolo e 25 Barbaresco), in una sessione che è durata dalle 10,30 alle 16 del primo giorno (con qualche pausa doverosa).

Un post scriptum è tuttavia d’obbligo: le cantine potevano presentare solo 2 vini e non tutte hanno scelto l’annata che invece è stata oggetto della mia osservazione: 2022 per il Barbaresco e 2021 per il Barolo. Altre cantine non hanno proprio mandato alcun vino al banco di assaggio, mentre qualcuna ha aderito, ma il vino non è mai arrivato (tre casi registrati, peccato veniale).

BARBARESCO 2022

CASCINA VANO – Neive
Bella sorpresa per Cascina Vano, con il Barbaresco “Canova A Beppe”, decisamente franco che al naso mostrava confettura di fragola. In bocca elegante, allappante, tannico, ben fatto.

FRATELLI SERIO & BATTISTA BORGOGNO – Barolo
Il Barbaresco 2022 di questa cantina si è portato a casa il massimo dei voti (secondo le nostre valutazioni da 1 a 5 asterischi). Aveva un naso pregnante di confettura e note minerali, molto diretto. Anche in bocca è risultato molto buono, tannico, elegante, potente, iconico.
Barbaresco-DOCG-Fratelli-Serio-e-Battista-Borgogno-Bottle-of-Italy_e23be4f4-2c3b-4de8-b199-7c722d66cc12 copia.jpgGIUSEPPE CORTESE - Barbaresco
Superbi i due Barbaresco di questa cantina. Il Rabajà 2022 è avvolgente di spezie animali, tipico, pieno, succoso, tannico e fresco dentro al cuore del sorso. E’ sempre lui! Ma anche il Barbaresco ordinario è stata una bella soddisfazione: è anche più fine al naso, frutta diretta, anche sul floreale. Fine, ficcante, tannico, tanto elegante da ottenere i 5 asterischi.
giuseppe cortese barbaresco.jpgGRASSO FRATELLI - Treiso
Il loro “Vallegrande” aveva una bellissima nota di viola; in bocca frutta elegante, piena, fine.

LA SPINETTA - Castagnole delle Lanze
Speziatura importante per il mitico “Gallina”: concentrazione di frutta notevole. In bocca senti il tannico amalgamato al ribes. Un gran bel Barbaresco, caratteristico.

LODALI - Treiso
Superbo, da campione il “Giacone Lorens” con un naso particolarmente fine e al fondo dell’olfazione ci sono fiori di arancio, segno di grande vivezza. Grandissimo in bocca: croccante, verticale, tannico, ghiotto. Per lui ***** ma da finire sul podio.
lodali BARBARESCO-LORENS.jpgLUIGI GIORDANO - Barbaresco
Due i Barbaresco di questa cantina. Dove il primo, il “Cavanna” aveva già un colore suadente; elegantissimo al naso, armonico in bocca, vellutato intrigante, tannico e fine ***** Nel campione del Montestefano, senti le spezie animali sottili, in bocca, ma attenzione, solo in questo momento è meno equilibrato del precedente ma di notevole stoffa, come si addice a un Montestefano. Bravo!
luigi giordano-barbaresco-cavanna.jpgMASSERIA – Alba fraz. San Rocco Seno d’Elvio
Questa cantina è per noi una novità. Ha note fruttate e floreali insieme, bel naso, leggerissima frutta sotto spirito. Interessante al palato pieno, sapido sul finale dopo aver apprezzato la finezza dei tannini.
MasseriaBarbarescoMontersino copia.jpgPODERI COLLA - Alba fraz. San Rocco Seno d’Elvio
Questo “Roncaglie” 2022 di Poderi Colla sul podio è il primo. La sua trasparenza è brillante, il naso floreale e minerale fa presagire, come il colore una certa pregnanza. Che ti ritrovi in bocca, in un sorso croccante, tannico e fresco. Grandissimo! Bravo Tino.
poderi colla-Barbaresco_Roncaglie copia.jpgRIZZI - Treiso
Fummo fra i primi ad accorgerci e a premiare il Barbaresco di Rizzi e l’assaggio dei due campioni ci ha confermato che ci avevamo visto giusto. Il “Nervo” 2022 è molto, con una frutta elegante al naso. Freschissimo, pregnante, davvero ottimo col suo corredo aromatico. Il “Pajorè” è finemente speziato, ma poi emerge la frutta piena. In bocca sono carezzevoli i tannini e anche qui il corredo porta all’eleganza. Detto quindi che il Barbaresco 2022 racconta di una generale finezza, che abbiamo ritrovato in tutti i campioni assaggiati, almeno nei migliori che vi ho presentato, passiamo ora ai Barolo, che sono stati molti di più.

BAROLO 2021

ARNALDO RIVERA - Castiglione Falletto
“Vignarionda” 2021: questo è stato il primo Barolo a colpirci, la perla della selezione dedicata al grande enologo, della Cantina Terre del Barolo che sotto il marchio Arnaldo Rivera seleziona 11 Barolo, uno per ogni comune della denominazione. Questo ha note fruttate intense, in bocca è diretto, molto buono diretto, sapido, insomma un Barolo di sostanza che inaugura l’incipit di un’ottima annata.

GAGLIASSO MARIO - La Morra
Finalmente una nota ematica, ho scritto sui miei appunti, ammaliato dal naso animale disteso per un Barolo “Tre Utin” iconico, equilibrato, pieno, potente benché decisamente tannico.

VIRNA BORGOGNO - Barolo
Eccolo il Barolo “Cannubi” di questa cantina che offre un sottile incenso, note di menta, accanto a cenni di roccia. In bocca è elegante, pregnante, tannico. Il “Sarmassa” 2021 aveva note minerali più immediate, in bocca è risultato equilibrato e setoso. Bella cantina, da tenere sotto osservazione.
borgogno virna.jpgBOASSO - Serralunga D'Alba
Ogni anno questa cantina riserva sorprese. Lo fa col Barolo “Lazzarito”, che è di una speziatura fine, ficcante già al naso e poi giustamente tannico con una promessa in divenire. Invece il “Gabutti” ci è sembrato già pronto, decisamente iconico con la sua speziatura di incenso. Molto buono ***** equilibrato, disteso. Ha raggiunto il massimo.
boasso-barolo gabutti.jpgBOROLI - Castiglione Falletto
Due Barolo per Boroli, sembra un gioco di parole. Il “Bussia” ha note floreali prepondetanti e balsamiche e in bocca è piacevole la sua verticalità scalare. Tuttavia, il Barolo del Comune di Castiglione Falletto, che aveva un naso finissimo, con note di cuoio e viola ci ha offerto un sorso di bellissima eleganza, con tannini fini e setosi. Ha meritato il massimo *****
cantina boroli-barolo.jpgBOSCO AGOSTINO - La Morra
È stata una sorpresa, anche conoscerlo il giorno dopo, per complimentarci di questo “la Serra” che aveva una bella combinazione ematica e speziata al naso. In bocca un equilibrio piacevolissimo, dove ancora tannini e acidità si integrano già molto bene.
bosco agostino.jpgBOSCO PIERANGELO - La Morra
Questa fu una nostra scoperta, con il Nebbiolo, che premiammo fra i primi annoverandolo fra i Top Hundred. E il Barolo “Boiolo” (devo confessare un debole per questo cru di la Morra) ha confermato che questa cantina è sulla strada giusta. Si presenta con una netta viola suadente e profonda. In bocca è molto elegante, rotondo pieno. Bravo!

BOVIO GIANFRANCO - La Morra
Attenzione a questa cantina che fu già fra i nostri Top Hundred nel 2004 col Barolo "Vigna Arborina" 2000. Con questo “Arborina” 2021 tipico già al naso, ematico e con note lamorresi di viola si conferma grande. È molto buono, disteso, equilibrato, tannico il giusto, minerale. Va diritto sul podio coi 5 asterischi che lo collocano fra i migliori in assoluto.
bovio-barolo arborina.jpgLA CARLINA - Grinzane Cavour
Ma che sorpresa i due vini di questa cantina di Grinzane Cavour! Il Barolo “Castello” 2021 aveva bel cuore di frutta. Ed era pieno, equilibrato, disteso. Buono da sfiorare il massimo dei voti. Ma così anche l’ottimo “Raviole” che mostrava al naso una finezza floreale. E anche qui c’è sostanza e una tannicità sottile e carezzevole.
bricco carlina.jpgBROCCARDO - Monforte D'Alba
Cantina della nostra predilezione, dopo che ha conquistato il Top Hundred lo scorso anno con il Barolo “San Giovanni” 2020. Ora ci siamo innamorati del “Paiagallo” 2021 dove ti avvince la freschezza al naso, la nota di nocciola e anche di iris. Ottimo Barolo, bella tannicità e freschezza. Una garanzia!

CA’ VIOLA - Dogliani
È la cantina di un maestro indiscusso e lo dimostrano i suoi due Barolo 2021. Il “Sottocastello di Novello” ha piccoli frutti diretti al naso e poi in bocca è pieno, disteso, intenso, tannico, molto elegante. Il “Caviot” è invece molto fine. E qui finezza e freschezza sono le cifre esatte di questo 2021. Questo è un esemplare molto rappresentativo dell’annata.

CARLO REVELLO - La Morra
Debutta, almeno per noi, con il suo 2021 molto iconico e piacevole; dove tannicità e freschezza si abbracciano. Tuttavia il “Giachini”, oltre ai piccoli frutti, ha note balsamiche e va verso il floreale barolesco. Interessante.

CASCINA SOT - Monforte d'Alba
Esce col “Bricco San Pietro” dove senti la frutta di caramella, quindi pregnante. Ottima intensità, bella tannicità, franco. Sorpresa, ancor più col Barolo Del Comune di Monforte d'Alba. Ampio, rotondo, filigranoso, schietto.

CAVALIER BARTOLOMEO - Castiglione Falletto
Raggiunge il vertice dei 5 ***** con l' “Altenasso” che, oltre ad essere molto fine, è anche balsamico. Notevole in bocca il suo grande equilibrio, sostenuto da tannini integrati e fini.
cavalier bartolomeo altenasso.jpgCHIONETTI - Dogliani
Anche questa cantina leader del Dogliani ci porta all’assaggio di un Barolo da vertici. È il “Bussia Vigna Pianpolvere” sontuoso, ematico, speziato; in bocca una grande eleganza, da bere e godere anche subito.
CHIONETTI_barolo-bussia-vigna-pianpolvere-chionetti-winedoor copia.jpgMONFALLETTO DI CORDERO DI MONTEZEMOLO – La Morra
Ci presenta un ottimo “Monfalletto” che va premiato per il suo equilibrio, per l’attinenza con la tipicità del Barolo, della serie di viola e liquirizia, giustamente tannico.

CORINO GIOVANNI – La Morra
Col “Giachini” si prende un ottimo, ma il “Bricco Manescotto” è perfetto nel suo equilibrio speziato e croccante nella sua verticalità.

CRISSANTE ALESSANDRA – La Morra
Col suo “Barolo del Comune di La Morra” conferma che quella del 2021 è un’ottima annata per questo Comune. Il suo Barolo è imperioso e vinoso; iconico, fresco, giustamente tannico.

DIEGO CONTERNO - Monforte D'Alba
Col “Barolo del Comune di Monforte” offre al naso piccoli frutti che fanno presagire un sorso che racconta finezza. E lo è, pur avendo la pienezza dei Barolo di Monforte e una persistenza notevole.

DOMENICO CLERICO - Monforte D'Alba
Se parliamo di Monforte che dire del “Ginestra -Ciabot Mentin” che richiama generosa frutta e piccoli frutti, con un che di ammoniaca. È fine ed elegante fin dal naso; in bocca prevale la freschezza. Tuttavia il “Barolo del Comune di Monforte d'Alba” ci ha offerto sempre finezza al naso, ma un sorso più rotondo e pieno, leggermente amaricante sul finale. Molto interessante.

ETTORE GERMANO - Serralunga D'Alba
Ahi ahi, qui questo produttore di Serralunga mi ha toccato sul mio lato debole del Barolo che è il cru “Cerretta”. Lo cogli col suo naso fine e fruttato; e poi godi in bocca con un sorso pieno e graffiante che persegue il racconto della finezza di questa annata.

FRATELLI SERIO&BATTISTA BORGOGNO – Barolo
Che bello il “Cannubi” nel suo naso profondo. Sembra che questo 2021 sia stato capace di mostrare perfettamente la tipicità dei migliori cru del Barolo. E anche qui trovi la cifra dell’annata, dove vince quell’equilibrio fra fresco e tannico.

GIOVANNI ROSSO - Serralunga D'Alba
È un campione, che si è fatto conoscere nel mondo con il suo Vignarionda. Ma io continuo a tifare per il “Cerretta” e questo 2021 da cinque ***** pieni mi dà ragione: molto fruttato, minerale, ferruginoso. E poi in bocca molto equilibrato rotondo, tannico: Tutto quello che avreste voluto chiedere a un Barolo... e lo avete trovato. Il “Serra 2021” è comunque diretto, suadente, con la giusta speziatura che anticipa incenso; in bocca è setoso, suadente, grasso con un’acidità prevalente sul finale.
giovanni-rosso-barolo-cerretta.jpgJOSETTA SAFFIRIO - Monforte D'Alba
Ha un grande futuro il Barolo “Castelletto - Persiera” 2021 di questa cantina. E un Barolo ampio, equilibrato fresco, che abbiamo decisamente preferito al “Ravera”.

LA SPINETTA - Castagnole delle Lanze
Qui mi verrebbe da dire, con John Beluschi: “Quando il gioco si fa duro, allora i duri incominciano a giocare”. Giorgio Rivetti esce con un grande “Campè”, Barolo da vertice (5 *****) dove c’è prevalenza floreale, e note balsamiche. È un Barolo diverso, particolare, ma alla fine accattivante e con la sua purezza e la sua tannicità integrata ed elegante.
la-spinetta-barolo-campe.jpgLE STRETTE - Novello
A me piace per due ragioni: per il Barolo e per la Nascetta. Del 2021 ecco il Barolo “Bergera - Pezzole” che ha note di frutta intensa ed è leggermente speziato. In bocca è fresco, elegante, verticale e di persistenza lunga quando serve.

MAURO MARENGO - Novello
È una cantina nota al Golosario e il suo “Angela” col 2021 è venuto fuori molto bene. È ampio al naso, floreale e fruttato, con un tocco balsamico. Ma è l’equilibrio che piace nell’immediato.

MAURO VEGLIO – La Morra
Ha presentato un’“Arborina” netta, bella diretta, ma il Barolo che mi è piaciuto ancora di più è stato il “Castelletto” con quelle note di fiori di campo e violetta. In bocca il tannino è subito carezzevole, poi supportato da una freschezza che nell’insieme lo fanno elegante, tanto da conquistare i *****
mauro veglio-barolo castelletot.jpgPALLADINO - Serralunga D'Alba
Col “Parafada” non si smetisce. Ha note di frutta e di fragola ed è minerale. Il sorso è ghiotto, pieno, scalare, Ma si supera col “Barolo del Comune di Serralunga d'Alba” che ha un sottile incenso al naso; in bocca risulta molto equilibrato, bello, elegante. Bravissimo!

PAOLO MANZONE - Serralunga D'Alba
Presentava il “Barolo del Comune di Serralunga d'Alba” con belle note di frutta fresca, anche in bocca, ma il campione che ci è piaciuto di più è stato il “Meriame” speziato, pieno, intenso, ampio.

PICO MACCARIO - Mombaruzzo
Avevamo già testato nelle nostre degustazioni il suo “Cannubi” e questo 2021 ci ha convinto ulteriormente, ottimo interprete dell’annata, ma soprattutto del cru.

PIO CESARE - Alba
“Ornato”: gloria a questo Barolo iconico che ha immediate note di lampone e more. In bocca è croccante nella sua verticalità. E si deve ancora fare.

PODERI COLLA - Alba
Centra l’annata con il “Bussia” molto buono, iconico, ha tutto ciò che deve avere un Barolo di razza.

RAINERI GIANMATTEO - Novello
È stata una sorpresa per quella che consideriamo una new entry. Il suo “Castelletto” è già intenso al naso, diretto, fruttato. In bocca è rotondo, equilibrato piacevole così come il Barolo ordinario che mostra un effluvio balsamico. In bocca è molto buono, ficcante ed elegante ****+

RENZO SEGHESIO - Monforte d'Alba
Non si smentisce mai, fedele alla qualità come l’Arma dei Carabinieri Il “Barolo del Comune di La Morra - Ca' D' Nadin” ha note ematiche e fruttate; è ampio, elegante e fine già al naso, ma ciò che colpisce in bocca è la trama filigranosa. Ottimo anche il “Ginestra -Vigna Pajana” che è più floreale e nel suo sorso pieno chiude con una leggera nota amaricante.

RÉVA - Monforte d'Alba
Grandissimo questo Barolo che ha tutti gli attributi già al naso, dove la speziatura lo rende quasi fumé, poi arriva l’incenso, la frutta e un sorso vertiginoso e perfetto di notevole equilibrio. Ha meritato i ***** dacché il “Cannubi” decisamente minerale, piacevole anch’esso, pecca di gioventù e deve comporsi con la lenta maturazione che richiede, per diventare grande, anche presto.
reva-barolo copia.jpgREVELLO FRATELLI - La Morra
Ha presentato un Barolo con note intense, balsamico, che in bocca è intrigante con una piacevole trama tannica.

FRANCESCO RINALDI E FIGLI - Alba
Forse mi ha dato il miglior “Cannubi” del 2021. E qui la frutta si fa balsamica e la spezie è quella dell’incenso. Grande equilibrio; grandissimo come è sempre stato.
rinaldi-barolo cannubi.jpgSCHIAVENZA - Serralunga D'Alba
Ha presentato il “Barolo del Comune di Serralunga d'Alba” che è scalpitante fin dal naso, con note fruttate mature; in bocca i tannini si fanno sentire. Ha bisogno di tempo. Come il “Prapò”, che al naso ricorda un Vermut, tanto è pieno, e ben concentrato.

SOBRERO FRANCESCO - Castiglione Falletto
Col “Parussi” 2021 dal colore aranciato ci offre un Barolo speziato e floreale che in bocca colpisce per la profondità.

DI TUTTO E DI PIÙ
Questi gli assaggi fatti al banco.
Mentre le visite del giorno dopo mi hanno fatto scoprire i nuovi Barolo di Mario Cordero: nuova cantina in Castiglione Falletto di una nostra vecchia conoscenza. Eccolo con il Langhe Nebbiolo “Bèch” 2022 e con il Barolo “Valentino” 2020 da un vigneto del 1969.
cordero mario.jpgBella anche la degustazione da Rapalino con un ottimo Barbaresco Carrera 2020, una superba riserva “Rapalin” 2029 ma anche un Langhe Nebbiolo “Lavagna” 2021.
rapalino.jpgAnche il Langhe Nebbiolo 2022 di Reverdito Michele aveva tannini molto belli e dal colore rosato l’effluvio era di fragola. Lui fa anche una Nascetta molto buona. Da 5 asterischi il Barolo riserva “la Serra”.
reverdito-nebbiolo simane.jpgMi ha poi incuriosito una cantina di Neive, Le Doti, di cui desideriamo saperne di più.
Fantastici i vini di Sergio Gozzellino di Costigliole d’Asti di cui presto vi diremo.
gozzelino-nebbiolo.jpgL’ultimo assaggio, per chiudere le due giornate è stato da un maestro: Guido Rivella di Barbaresco. E qui due Barbaresco che ti fanno toccare il cielo con un dito: Il Marcorino 2021 e il Montestefano 2021.

Dal nostro Gabriele Scivetti:
di Luca Marenco di Barolo una Nascetta Novello 2023 – Splendida espressione di frutta fresca e sapidità eccezionale. Una scoperta unica con un naso incantevole e un palato coinvolgente. Pronto da bere ora ma con un bel potenziale di evoluzione.
luca marenco-nas cetta.jpgdi San Fereolo di Dogliani il Vigne Dolci 2022 – Dolcetto Superiore di grande personalità, con un carattere deciso e ben definito. Al palato emergono note di frutti di bosco maturi e un’acidità vibrante che lo rende piacevolmente fresco. Austri 2017 – Vino intenso ed elegante con un bouquet complesso di spezie dolci, frutti rossi e una leggera nota balsamica Ottima struttura e persistenza.
san fereolo-vigne dolci.jpgdi Scavino Paolo di Castiglione Falletto il Rocche dell’Annunziata 2019 – Mora matura, austerità e finezza. Un vino dal carattere nobile con un grande potenziale di invecchiamento. Bric del Fiasc 2021 il Barolo più ruvido rispetto al Rocche ma altrettanto interessante. Al naso emergono spezie e frutta scura. Al palato sapidità e longevità sono i suoi punti di forza.
paolo scavino bric del fiasc.jpg
 

di Scarpa di Nizza Monferrato (At) il Barolo Tettimora 2020: pronto da bere con un profilo fruttato e fresco. Piacevole e diretto il Barbaresco Tettineive 2020: tannicità marcata ma con un potenziale di invecchiamento straordinario. Note di frutti rossi e sottobosco.
scarpa-tettineve.jpgdi ForteMasso di Monforte D'Alba Il Barolo Riserva Castelletto 2017: vino di grande struttura con tannini maturi e ben integrati. Note di ciliegia, cuoio e tabacco. Prezzo di mercato intorno ai 100€ giustifica le aspettative.
fortemasso-barolo castelleto riserva.jpgdi Travaglini di Gattinara (Vc) Il Sogno 2016: colpisce per la morbidezza dell’appassimento e il gusto pieno che si abbina bene a cibi strutturati. Gattinara Riserva 2019 – Un’esplosione di frutta rossa con un tannino ancora spigoloso ma che promette un ottimo equilibrio in futuro.
travaglini-il sogno.jpg

ILGOLOSARIO WINE TOUR 2024

DI MASSOBRIO e GATTI

Guida all'enoturismo italiano

ilGolosario 2025

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia