Consigli per non scadere nella banalità e nel cattivo gusto del rito degli auguri natalizi

Anzitutto il biglietto scritto a mano: è il modo migliore per far sentire una persona importante (ottima soluzione per il datore di lavoro, ma con calligrafia leggibile!); i messaggi sul cellulare, invece, vanno bene per chi non ha superato i vent’anni, a patto, però, di non cadere in orribili abbreviazioni.

Per quanto riguarda i social network, usateli con delicatezza: per esprimere uno stato d’animo vanno bene, ma non per cavarsela con frasi brevi e stereotipate o, peggio, con filmati e liste di regali da apporre in “bacheca”.

Anche gli auguri via mail si possono fare ma il consiglio è di evitare le musichette zeppe di renne e babbi Natale saltellanti, così come risulta poco raffinato avvalersi di frasi e versi celebri.

Insomma: l’augurio più vero è quello fai-da-te, pensato e “confezionato” su misura per una persona in particolare, evitando di usare la frase “auguri sinceri” proprio perché, in teoria, gli auguri lo sono per definizione stessa.

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