Ieri abbiamo messo in scena un pranzo di Natale alternativo con frutta e verdure

I pranzi tradizionali delle feste sono anacronistici. Occorre portare in tavola più frutta e verdura. Senza perdere neanche un po' di piacere per il gusto”.

È con questa provocazione di Paolo Massobrio che ieri si è aperto l'appuntamento negli spazi dello show-room milanese di Arclinea (c.so Monforte, 28), durante il quale è stata declinata l’idea di utilizzare frutta e ortaggi di filiera lombarda come base per un pranzo di Natale alternativo. Un’intento concretizzatosi con due show cooking che hanno visto protagoniste le mele di Melavì (Ponte in Valtellina - So), le pere mantovane di C.OR.MA. (San Giovanni del Dosso - Mn), le zucche di OP Ortonatura (Settala - Mi), gli ortaggi e il pomodoro di OP Consoli e POA.

Tutte aziende affiliate con AOP Uno Lombardia – ha ricordato Ambrogio De Ponti,
presidente dell'Associazione delle Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli della Lombardia –presidente di AOP UnoLombardia - società agricola consortile composta da 13 Organizzazioni di Produttori che aggrega 1500 aziende".

Ad accendere i fuochi Pietro Leemann, chef del ristorante Joia – Alta Cucina Naturale di Milano, con il suo “Be vegetarian, be happy!”: zucca arrostita al miso, cavolino di Bruxelles, porro alla piastra, topinambur, humus di cicerchie e santoreggia, sabbia di legumi e cerfoglio, due rinfrescanti salse in contrasto.
Il topinambur ricco di inulina riduce la glicemia e aiuta ad assorbire i grassi” ha spiegato la nutrizionista Silvia Santinato‬

Spazio poi alla maestra di cucina Giovanna Ruo Berchera, autrice con Paolo Massobrio dei primi due volumi della collana I libri del Golosario (Cairo Editore) “Avanzi d’autore” e “Cucinare i sapori d’Italia”, che ha preparato i cestini di Grana Padano con insalata di topinambur mele o pere sedano e noci, il sorgo con zucca e gorgonzola, le lasagne con fonduta leggera di taleggio, caprino e zucca e, per concludere, tla orta monferrina con mele, zucca, amaretti e cacao.
La zucca, ricca di acqua e povera di zuccheri, è un concentrato di benessere” ha continuato Silvia Santinato – “mentre pere e mele dovrebbero essere consumate ogni giorno”.

L’evento è stato occasione per testare dal vivo i finger dell’orto di Rose by Mary, il nuovo format di cucina naturale lanciato da Maria Marinoni a Milano, e il panettone vegano della pasticceria Corsini di Castel del Piano (Grosseto), accompagnati da una selezione di bollicine dolci, con l’Asti spumante, e secche, con gli spumanti dell’Oltrepò pavese, per un brindisi in vista delle Feste. Ma l’evento di Milano è stato anche l’incipit di una campagna di sensibilizzazione che proseguirà per tutte le feste con post su Facebook, filmati e riflessioni su come portare la frutta e la verdura sulle nostre tavole.

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