Da Coldiretti la campagna “Vacanze tra cibo e cultura con i superfood della nonna”, a tutela dei frutti dimenticati made in Italy

Mango, avocado, cocco, frutto della passione, carambola e papaya. Sono alcuni dei superfrutti che prepotentemente occupano le pagine dei più importanti quotidiani. Ma oltre a quelle che Panorama di questa settimana definisce “vitamine tropicali”, sono moltissimi i frutti italici pressoché dimenticati ma in grado di offrire una valida alternativa alle proposte in arrivo dall’estero.

Ne è convita Coldiretti, che nell’anno dedicato dall’ONU al turismo sostenibile, tramite la campagna “Le vacanze tra cibo e cultura con i superfood della nonna” ha messo in vetrina una carrellata si supercibi “della nonna” ricchi di proprietà benefiche: dalla carota viola alla patata turchesa; dalla roveja di Cascia alla sa pompia, ai fagioli del purgatorio. 

Sul territorio nazionale - spiega in una nota Coldiretti - sono oltre 40mila le aziende agricole impegnate a custodire semi o piante a rischio estinzione. Un patrimonio che, in modo del tutto naturale, aiuta il benessere e l’ambiente, rispondendo alla domanda del wellness a tavola”. 

Così, mentre le carote viola di Polignano sono considerate un elisir di lunga vita grazie alle elevate quantità di polifenoli, flavonoidi e antocianine, il barattiere, un’antica varietà di cetriolo pugliese, è ideale per chi è a dieta perché ricco in potassio e povero di zuccheri e sodio. Il peperoncino di Diamante è invece utile per chi ha bisogno di qualche “aiutino” tra le lenzuola, mentre la cipolla rossa di Cavasso Nuovo, in Veneto, è un toccasana contro stress, ipertensione e colesterolo. Un elenco lunghissimo, che comprende anche prodotti come la carota bianca piemontese, utile per la regolazione della bile, la sa pompia, una sorta di cedro da cui si ricavano oli essenziali utili per curare la tosse e il raffreddore. E poi il mais corvino, senza glutine e ricco di antocianine, la patata turchesa dalle proprietà antitumorali, la rosa di Gorizia, una varietà di radicchio che depura l’organismo, la roveja di Cascia, un legume ad alto contenuto proteico, il carciofo moretto di Brisighella e i fagioli del Purgatorio, dalle molteplici proprietà nutritive. 

I superfood della nonna - conclude il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo - sono tornati sulle tavole grazie all’impegno degli agricoltori, che li hanno salvati dal rischio estinzione, ma anche alla domanda dei consumatori, interessati dalle sorprendenti proprietà salutistiche e nutrizionali

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