Continuano i nostri assaggi settimanali, dedicati alle cantine delle varie regioni d’Italia

Continuano i nostri assaggi settimanali, dedicati alle cantine delle varie regioni d’Italia le cui bottiglie avevamo conservato per una degustazione attenta e meditata, da effettuare con il nostro team, che per via del lockdown si è ridotto a un solo membro: il sottoscritto. Ovviamente in attesa di radunare tutta la commissione dei Top Hundred che da fine maggio potrà attivarsi come negli anni precedenti.

Questa settimana eccoci di fronte a 11 cantine più "due vecchie glorie", nel senso che i vini erano di qualche annata indietro. Ascoltiamo cosa ci ha riservato il grande assaggio della settimana.

Oltrepò Pavese Riesling e Pinot Nero 2018 di GUERCI - Casteggio (Pv)
L’Oltrepò Pavese è quella grande terra non ancora valorizzata come merita, che per quanto mi riguarda è unica su quattro punte ineguagliabili: la Bonarda cremosa, il Buttafuoco elegante, il Riesling e il Pinot nero. Di questa cantina della nostra predilezione ho assaggiato gli ultimi due esemplari, trovando ampia conferma di quanto penso. Via dunque con l’Oltrepò Pavese “Riesling” Fiorfiore 2018 che si presenta, con sorpresa, di un bel colore giallo oro. Al naso sono caratteristiche le note verdi ma anche quella calde, animali. In bocca sorprende la pienezza e poi quella freschezza piena che termina con un sorso amaricante e fresco, proprio come l’erba in primavera. Di eccellente fattura anche l’Oltrepò Pavese Pinot Nero “Sinté Russ” 2018, che si apre coi piccoli frutti e poi note speziate e floreali. Ha un’espressione fine (e credetemi non è scontato, perché pur trovandoci nella terra del pinot nero, le interpretazioni della vinificazione in rosso raramente sono così coerenti e rispettose del vitigno). Siamo comunque ancora al naso a sentire la promessa di un’eleganza; sul fondo una nota di grafite che man mano si fa sempre più netta e intensa; poi emerge un gelsomino gentile. In bocca è pregnante, con una tannicità accentuata, ma il bello è che ti ritrovi sul palato tutta la speziatura del naso e poi la freschezza, in un finale secco e un poco allappante. Molto Bene!

Per acquisti: vendita diretta in cantina in località Crotesi 20 a Casteggio tel. 038382725 o via mail info@guercivini.it
guerci.jpgColli di Salerno Fiano 2017 di MILA VUOLO di Salerno
Il Fiano di questa azienda è sempre stato qualcosa di esemplare e il campione del 2017, di colore paglierino piuttosto concentrato, ci ha dato il riscontro di un abbraccio: un sorso che ha l’ampiezza proprio di un abbraccio. Al naso le note si sono fatte calde e la frutta che avverti è matura, con un accento di banana. E’ suadente al naso con un che di nocciola che rimarca la maturità di questo vino, che difatti in bocca si presenta molto equilibrato, filigranoso, ma ancora allappante, secco, fresco, quasi a dire che questa maturità ha tanta gioventù ancora in corpo. E tanta sostanza.

Per acquisti: tel. 089282178
milavuolo-fiano.jpgAmarone della Valpolicella 2016 di DOLCEVERA - Negrar (Vr)
Questa è una cantina nuova in Valpolicella, ed esattamente a Negrar. Siamo stati fra i primi a finire sulle tracce di Marco Benedetti e con questo assaggio, per noi, è il secondo anno di verifica dei suoi vini, che hanno lo scopo di tirare fuori proprio l’anima dei vari cru di Negrar. Iniziamo dunque con il Valpolicella 2018 di colore rubino classico brillante ed evidente note di frutta rossa. È proprio un Valpolicella come te lo aspetti: pieno, con una diffusa acidità che ne accompagna la persistenza.
Da manuale anche il Valpolicella classico superiore “Ripasso” 2017, mentre l’Amarone 2016 secondo noi è un passo in avanti rispetto alla prima annata. Ha un naso pulito ed esemplare, in bocca manifesta la sua eleganza e piacevolezza con una trama di tannini fini. Molto buono Marco!

Per acquisti: si può ordinare per vendita diretta cell. 3391210201 o via mail a cantina@dolceveravini.com
dolcevera.jpgRosso Piceno Superiore “Roggio del Filare” 2016 di VELENOSI - Ascoli Piceno
Chissà se Angela Velenosi si ricorda di quel blitz che feci nella sua cantina quasi vent’anni fa: vagone letto Alessandria-San Benedetto del Tronto, arrivo in azienda al mattino con la figlia piccolina che s’era appena alzata. Iniziava lì la mia intervista, che pubblicai poi su un magazine di Bar Giornale dedicato al vino. Salimmo in auto a visitare i vigneti, una sosta doverosa al caffè Meletti, e poi a pranzo insieme a San Benedetto, prima di risalire in treno per la via del ritorno. Io ricordo, di allora, la vitalità di Angela, i suoi progetti e di quanto fosse restia a seguire le tracce dei vitigni autoctoni che stavano facendo breccia con il pecorino e con la passerina. Poi la realtà va sempre letta con attenzione e Angela è capacissima di tutto questo, così come è capace di intessere relazioni e di fare una comunicazione giusta, personale, mai invasiva e sempre rispettosa. Sul mio tavolo mi trovo dunque i sei vini che mi ha voluto inviare per la Pasqua. Inizio con l’Offida Pecorino “Villa Angela” 2019 che ha un colore giallo paglierino consistente. Mi colpiscono al naso quella note di mango che anticipa un sorso gradevolissimo nella sua freschezza. L’Offida Pecorino Rêve 2019 è tuttavia un altro pianeta, a cominciare dal colore giallo oro. Al naso senti le medesime nuance di frutti esotici, ma che appaiono quasi più maturi e intensi. In bocca è ampio, pieno, di notevole equilibrio, dove emerge fino in fondo e con persistenza l’acidità del frutto come se lo stessi mangiando (spettacolare questo vino, con un finale amarognolo contenuto). A me è piaciuto molto anche il Cerasuolo d’Abruzzo “Propé” 2019 dove senti la ciliegia e poi un equilibrio minerale nella sua espressione filigranosa. E’ piacevole anche la Gran Cuvée (da uve chardonnay e pinot nero) che offrono una bella e ghiotta fragranza. Ed ora i due vini rossi della casa. Il Montepulciano d’Abruzzo “Propè” 2017 si apre al naso con una marea fruttata. E l’equilibrio lo avverti già al profumo, dove c’è la gomma di liquirizia (avete presente la mora?). Più affondi il naso più senti che viene fuori un che di balsamico che avvolge la speziata liquirizia. L’equilibrio in bocca è ciò che ti aspettavi, con qualche nota di noce e la speziatura di cui sopra. II vino che però sbanca il botteghino è il Rosso Piceno Superiore “Roggio del Filare” 2016 (da uve montepulciano e sangiovese). Un grande rosso, e non da oggi, messo dentro a una bottiglia preziosa e unica che presenta un’insenatura nel vetro. Ha un colore rubino molto intenso e quando avvicini al naso il bicchiere senti qualcosa di placido come la polpa di un dattero. Molto fine ed elegante, dopo qualche istante tira fuori il cuoio. In bocca hai il velluto di un grande rosso, con un equilibrio spettacolare; lo avverti caldo, ancora giovane quando i tannini ti lasciano un che di allappante sul palato. Un rosso davvero superbo, la cui finezza ed equilibrio meritano carne di agnello, per capirci.

Per acquisti: in cantina in via dei Biancospini, 11 ad Ascoli Piceno, tel. 0736341218 / Punto Vendita: tel. 0736 980642 o via mail: info@velenosivini.com
velenosi.jpgCopertino Rosso Riserva 2010 di CUPERTINUM - Copertino (Le)
Assaggio il Negroamaro 2016 di questa antica cantina del Salento (1935), Cupertinum, e mi rendo conto che quell’amaro evocato nel nome dell’uva rossa tipica salentina lo evinci già al naso. Che eleganza, che stoffa, foriera di freschezza. In bocca è proprio franco con quell’acidità spiccata che si presta ad altri lunghi anni di vita. Notevole è poi il Copertino Rosso riserva, doc gloriosa che unisce negroamaro e malvasia nera, ossia l’uvaggio salentino che ha fatto scuola, tanto da paragonare alcuni epigoni al taglio bordolese. Qui le viti vengono allevate ad alberello, e la tradizione continua ancor più con il lavoro di questa cantina cooperativa che è encomiabile. Questo Copertino ha colore rubino trasparente con riflessi aranciati. Al naso apre lentamente la sua profondità, che subito rimarca spezie, carruba, noce, ma poi viene fuori il frutto rosso vivo della gioventù, trasportato da alcol e acidità. Mi colpisce l’integrità di questo vino che ha dieci anni e non li dimostra, mentre il naso offre eleganza senza fine e qualche nota balsamica (non riesco a staccarmi… e questo articoletto rischia d’essere lungo quanto il tempo della persistenza gusto-olfattiva). Ora sento il talco, ma se ossigeno il bicchiere emerge teatralmente la ciliegia. In bocca è una carezza vellutata, per un sorso caldo, che lascia il palato pulito, integro; anche i tannini sono levigati, mentre l‘acidità scalpita, quasi avesse cinque anni di meno. Fantastico!

Per acquisti: tel. 0832 947031 o via email: cantinacopertino@libero.itcontatti@cupertinum.it o all'Enoteca del Copertino al Punto Vendita  Orario d'apertura  lunedì - sabato: 8.30-12.30 / 16.00-19.30 (estivo: 8.30-12.30 / 17.00-20.30)
cupertinum.jpgColli Orientali Merlot 2015 di TUZZI - Manzano (Ud)
Con questa cantina ho avuto un colpo di fulmine, del genere “amore a prima vista”, quando due anni fa a Piacenza la intercettai con i suoi vini, alla fiera della Fivi. Lo scorso anno hanno partecipato a Golosaria e alla sera a casa mi sono trovato il regalo del loro Merlot 2015. Che ho aperto questa domenica provando una sorpresa, tanto che la prima parola che ho messo negli appunti è stata: “Grandissimo!”. Già al colore rubino concentrato si capisce che c’è polpa. Al naso senti subito la speziatura della noce, ma anche una marmellata di pesca e poi di arance e uva sultanina; poi vai avanti e quel sorso complesso diventa un bonet: sì, proprio cacao e crema pasticciera, intensa e notevole. C’è un bell’equilibrio sostenuto dall’acidità, che lascia il palato fresco trasportato da quella speziatura caratteristica che si mescola alla mineralità e al finale tannico. Che bella sorpresa ritrovare questo vino così cresciuto, così maturo, figlio di una grande annata.

Per acquisti: cell. 366600351 o via email info@tuzzi.wine
tuzzi.jpgCesanese del Piglio superiore riserva “Torre del Piano” 2017 di CASALE DELLA IORIA - Acuto (Fr)
Anche questa cantina è un nostro vecchio amore, un punto di riferimento fin dai primi tempi della nostra attività. La bottiglia che ha strappato il massimo di riconoscimenti è stata proprio il mitico Cesanese del Piglio superiore riserva “Torre del Piano” 2017. Il colore è porpora generosa e piena con una felice consistenza che alla vista ti dice: “stoffa!”. Al naso ti solleticano i piccoli frutti, i mirtilli, le more, ma anche una nota vegetale ben marcata, come la freschezza di una cicoria. È vinoso e la sua intensità olfattiva è crescente. In bocca è placido e davvero di notevole eleganza, mentre la trama dei tannini lo rende vivo fino alla fine, dove il palato si fa integro e pulito e sente quella piacevole ruvidezza dei tannini impastati di more. Posso dire che mi sono commosso? Era il Torre del Piano grande come me lo ricordavo.

Per acquisti: vendita diretta al 3356403079 o via mail info@casaledellaioria.com
casale-della-ioria.jpgBarbera d’Asti 2017 di PIERO BUSSI - Calosso (At)
Ho trascurato un po’ il Piemonte in questa degustazione, ma abbiamo un degno rappresentante con una Barbera d’Asti ampia e una marea fruttata molto invitate. E’ comunque una Barbera particolare, perché più che la freschezza insita vince la profondità e la speziatura. In bocca sprizza il suo calore alcolico, poi emerge con intensità la freschezza, che lo rende anche allappante. Una bella stoffa. Una bella soddisfazione.

Per acquisti: tel. 0141853387 o shop online sul sito www.bussipierovini.it
bussi-piero.jpgMaremma Toscana Grenache 2017 di BRUNI - Fonteblanda (Gr) 
Ed eccoci nel mondo della Grenache. Eccoci con un’altra conferma con un vino che ha colore porpora trasparente, pieno e concentrato. E qui senti il nocino a occhi chiusi. Poi viene fuori la frutta mentolata, quindi note balsamiche accentuate. In bocca c’è un grande equilibrio, ma l’unicità sta proprio in quella complessità croccante, dove senti note animali, acidità ficcante e un finale tannico che finisce in un amarognolo piacevolissimo. Che gran bel vino, che soddisfazione!

Per acquisti: tel. 0564885445 o via mail info@aziendabruni.it  
bruni.jpgVeneto Rosso “Lunisole” 2015 di CA’ OROLOGIO - Baone (Pd)
Questo vino è come andare al mattino presto in riva al Brenta dove senti l’odore dell’acqua che accarezza l’erba. Al naso senti l’amaranto, fragrante e pulito. Senti il rosmarino, note balsamiche e profumi di talco. E sapete che vino è? E’ una Barbera, o meglio il mix fra questo vitigno straordinario e i terreni vulcanici. Quando la assaggiai la prima volta, nel B&B elegante di questa azienda dove c’è una padrona di casa. Maria Rosa Rosellini, che ama la bellezza, rimasi di stucco. E telefonai subito all’enologo Roberto Cipresso di Montalcino, per dirgli che non pensavo che la barbera accasata sui Colli Euganei potesse essere così buona. Credo siano passati 10 anni da allora e questo vino mi ha sorpreso nuovamente (grazie del regalo al sommelier Daniel Marzotto del ristorante Le Tentazioni di Saonara, che purtroppo ha chiuso). Placido, poi intenso con note di grafite e menta che sono la traduzione veneta del vulcano e della barbera. Piacevolissimo il sorso vellutato, finale, pregnante e ammandorlato. È proprio una Barbera!  

Per acquisti: tel. 042950099 o via mail caorologio@caorologio.com
ca-orologio.jpgCuvée del Fondatore Graziano Merotto 2019 di MEROTTO - Col San Martino (Tv)
Che onore, poter assaggiare in meditata solitudine tre anteprime di Prosecco d’eccezione, firmati Merotto. Siamo in una cantina di Col San Martino dedita alla produzione di Valdobbiadene Prosecco e qui abbiamo di fronte le tre punte della categoria superiore, per una cantina che a noi evoca serietà e grande affidabilità. Iniziamo col Valdobbiadene Prosecco superiore extra dry Casté 2019, prodotto interamente da uve glera. Lo versi nel bicchiere e la spuma bianca e intensa è una crema. Al naso ti avvolge la piacevolezza della mela e in bocca ritrovi tutta la fragranza e la freschezza che c’erano nelle premesse. Molto buono direi. Al secondo assaggio, si cambia registro con il Valdobbiadene Prosecco Brut Integral dove c’è ancora quella nota accentuata di mela, ma pure la freschezza sembra voler rimarcare un + rispetto al precedente. Una bollicina che sembra ancora alla ricerca di una sua armonia, ma è proprio questa sua anima “integrale” e asciutta che si sta presentando, tanto da mostrare il suo lato minerale. E infine la cuvée del Fondatore Graziano Merotto 2019. Anche qui un Valdobbiadene Prosecco superiore che si presenta di un bel colore paglierino brillante e una trama finissima di bollicine. Al naso è pungente di primo acchito, come se mostrasse tutta la sua forza espressiva, con note fruttate che ricordano gli agrumi, ma in questa fase anche fiori. In bocca è avvincente l’equilibrio, che svolge un sorso fragrante di eccellente persistenza che termina con un accento sapido e amarognolo di particolare piacevolezza. Tre assaggi da ripetere!

Per acquisti: tel. 0438 989000 o mail merotto@merotto.it  
o Wine Shop Piazza Rovere 16 - Col San Martino - Treviso - tel. 0438 898090 E-mail wineshop@merotto.it  
Orari dal lunedì al venerdì: 9:30 - 12:30 / 14:30 – 19:00 Sabato: orario continuato 9:00 - 18:00 Domenica: chiuso  

merotto.jpgVigneto delle Dolomiti Rosso “Portico Rosso" 2006 di GIUSEPPE FANTI - Pressano (Tn)
Dal Vignaiolo Fanti sono stato, proprio nella sua rustica cantina (erano con me Paolo Milani e Mariagrazia Brugnara di Palazzo Roccabruna)  e da allora conservo questa bottiglia del 2006, scoprendo che sul sito aziendale, solo oggi, propone dello stesso vino il 2008. Si tratta di un grande rosso che nasce nel campo chiamato Vignai a Pressano e nel vigneto di Maso Rover, rispettivamente a 370 e 290 metri di quota. E' un uvaggio di teroldego, merlot, cabernet franc e cabernet sauvignon vendemmiati singolarmente a mano e tenuti separati anche durante la fermentazione e l’affinamento. Il vino permane poi 20 mesi nei carati. Ora, la mia bottiglia solenne ha un colore rubino molto ben concentrato e senza sfumature aranciate come ci si aspetterebbe. Al naso è piacevolissima la franchezza e l’integrità. Ha un effluvio aromatico che ti invade con note vegetali come gli alberi al mattino presto e poi piccoli frutti. E’ uno dei profumi più invitanti di tutta questa carrellata: c’è la confettura di frutta ma con una connotazione di freschezza al naso. In bocca è semplicemente grande, e avverti un velluto di piccoli frutti su una tela setosa (i tannini) che chiude sapida. Notevole questo vino!  
fanti.jpgCollio rosso riserva “degli Orzoni” 2001 di RUSSIZ SUPERIORE - Capriva del Friuli (Go)
Sono passati 19 anni e non riesco a capacitarmi dell’integrità vellutata di questo rosso da uve cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot. Le note aranciate sono appena accennate e questa correlazione con nessuna punta ossidata al naso dice che ci dobbiamo aspettare qualcosa di davvero grande. Avverti il cuoio, la grafite intensa, ma poi ne valuti il corpo che è presente col suo alcol e i suoi tannini. Un vino vivo, equilibrato, amarognolo, profondo, fresco, sapido. Sono orgoglioso di avere conservato questa bottiglia, che non solo ci ha regalato un capitolo sui grandi rosso friulani, ma ci ha aperto la porta su questa azienda della nostra predilezione. Su cui vorremmo tornare, presto, per parlare della loro contemporaneità.  

Per acquisti: tel. 048180328 o via mail info@marcofelluga.it
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