I monasteri nel Medioevo erano veri e propri villaggi dove il lavoro era perfettamente organizzato, dall’agricoltura allaproduzione di generi alimentari (quello della birra è un classico esempio) all’accoglienza dei pellegrini. Oggi quell’organizzazione così perfetta, con una filosofia alle spalle che punta a disegnare uno sviluppo rurale, è tornata a vivere in un’azienda modello che è sorta proprio all’interno di un antico complesso monastico nelle campagne del tortonese. Siamo all’interno dell’antico borgo di Rivalta (Pozzolo Formigaro), sorto intorno all’abbazia cistercense di Santa Maria di Rivalta. Le origini del complesso, costruito seguendo fedelmente i dettami di San Bernardo, risalgono al XII secolo e dopo un lungo periodo di abbandono, dal 2014, è interessato da un serio lavoro di riqualificazione, portato avanti dalla società La Corte di Rivalta ( Str. Bissone, 1 • tel. 0143 419083), che punta non solo alla realizzazione di una gamma di prodotti ma anche all’apertura degli spazi al pubblico, rendendoli fruibili attraverso la creazione, tra le altre cose, di orti a disposizione del cittadino che potrà recarsi in azienda per cogliere direttamente (o farsi cogliere) la verdura di stagione. La società Corte di Rivalta produce mieli, mielate, creme di miele e nocciole, farine speciali e salutistiche, conserve di ortaggi tipici del territorio. Inoltre commercializza anche la farina di tritordeum, un cereale ottenuto dalla combinazione di frumento duro e orzo selvatico con bassi livelli di glutine, con cui realizzano pane, pasta, biscotti, fiocchi, e anche una birra prodotta dall’ottimo birrificio La Vallescura di Piozzano (Pc)

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