Con un breve cammino si raggiunge questo tipico e accogliente rifugio alpino provvisto anche di camere in cui soggiornare

La scelta per la nostra escursione questa volta cade su Chamois, paesino di una valle laterale della Valtournenche che decidiamo di raggiungere partendo da La Magdeleine attraverso la strada poderale che in poco meno di un’ora di cammino in piano ci porta a Corgnolaz, cioè l’abitato principale di Chamois. 

Giunti a Chamois ci inerpichiamo per la ripida mulattiera che in circa 30 minuti porta al lago di Lod; facciamo un giro del lago, scattiamo un po’ di fotografie, osserviamo il volteggiare dei numerosi parapendii e iniziamo a scendere in direzione del rifugio dove avevamo prenotato il pranzo e  che raggiungiamo dopo  circa 15 minuti: è una bella costruzione in pietra e legno che si affaccia sulla vallata e da cui si gode un bel panorama fino alla corona delle montagne in cui spicca il monte Emilius.
Ermitage-laghetto.jpgCi viene incontro una sorridente signora, Clarissa, che ci saluta, ci fa accomodare, ci porta il menu e inizia a descriverci i piatti; il suo accento tradisce le origini toscane ma la conoscenza delle specialità valdostane, la precisione nell’indicare i fornitori dei singoli prodotti, la scelta di non includere i formaggi nel classico tagliere perché in questo periodo non ci sono quelli di alpeggio ci fa subito pensare che siamo in uno dei luoghi che piacciono a noi.
Non sarà facile scegliere, ma gli assaggi incrociati consentiranno a ognuno di noi di apprezzare quasi tutti i piatti indicati in carta: dal tagliere con lardo di Valtournenche, speck del Cervino, coppa al ginepro, mocetta
ermitage-tagliere.jpgalla carne salada con mele e noci
ermitage-carne_salada.jpge poi  la polenta con farina integrale valdostana servita insieme al Bruscitt alla Barbera aromatizzato al finocchio (uno spezzatino di manzo tagliato piccolo con crema di lardo cotto a lungo nella Barbera La Torre di Castel Rocchero), oppure con lo spezzatino rustico (carne di manzo e salsiccia fiammeggiata con grappa e cotta a lungo nel pomodoro pelato con aggiunta di curry) e la salsiccia con patate marinata al limone cotta nel tè verde cinese Lung Ching. Ottimo anche l’arrotolato di pollo in crema di castagne.
Ermitage-arrotolato-pollo.jpgRimane il rimpianto per non aver assaggiato la carbonada, il cinghiale alla cacciatora e il capriolo in civet, che però saranno un buon motivo per tornare da queste parti.
Con acqua, vino, birra e caffè il conto è stato di 22 euro a testa. 
 

Rifugio L’ermitage 

Località Lavorè, 5
Chamois (AO)
tel. 0166 47140      

 

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