A Cessole, il Ristorante Madonna della Neve incanta con la perfezione del suo piatto iconico e una cucina autentica, in una cornice di silenzio e panorama mozzafiato

Sempre un piacere percorrere la strada che attraversa le Langhe Astigiane risalendo la Val Bormida verso Cessole, fino a raggiungere il piccolo Santuario della Madonna della Neve che affianca il Ristorante. Anche se è un tragitto che ormai ben conosciamo, una volta arrivati restiamo come sempre ammirati per la bellezza del luogo, silenzioso e isolato, con il suo suggestivo panorama a 360°. Forse è anche per questo che, varcata la soglia del ristorante, ci si stupisce persino nel trovarlo vivace e affollato in questo tranquillo lunedì di novembre.
sale.jpgLa sala, suddivisa in tre spazi ben gestiti per accogliere diverse tipologie di clienti, è accogliente e conserva l'impronta della tradizione - era un'osteria, gestita dai nonni - ma si è aperta a una corretta eleganza: tovaglie bianche, arredi essenziali, sedute comode. Così come il servizio, perfetto trait d’union tra cordialità e professionalità, con sorrisi autentici e presenza attenta.
sala2.jpgIniziamo con una degustazione di 4 antipasti (14 euro) scelti tra quelli del giorno che ci vengono elencati a voce: fresca e saporita l'insalata di baccalà, ottimo il budino di cipolle con fonduta, come pure eccellente la crespella di funghi, e davvero radiosi i capunet, ben calibrati nel rapporto fra ripieno e foglia avvolgente.
antipasto.jpgEd ecco il momento che attendevamo, l'obiettivo del nostro viaggio. Perché noi siamo venuti qui soprattutto per loro: i plin curdunà serviti al tovagliolo (12 euro). Che ormai, nati qui e da qui partiti per il mondo, hanno fatto una lunga strada. Eppure nessuna delle imitazioni che abbiamo incontrato ha mai raggiunto la perfezione del modello originale: e allora radiosi, radiosissimi, senza se e senza ma!
plin-tovagliolo.jpgNon resistiamo alla tentazione di rubarne un assaggio dal piatto del vicino anche nella versione nel vino barbera, versata generosamente con la bottiglia lasciata al tavolo, proprio come avevamo visto fare al nonno...
plin-barbera.jpgCome non procedere con il coniglio al forno, anzi il coniglio di Piera, cotto nella stufa a legna e servito col contorno di stagione? (15 euro). Carne tenera, cottura lenta, porzione calibrata, e il conforto di carote, patate e cipolle che compongono un contorno armonioso. Chiamarlo radioso è quasi limitante.
coniglio.jpgPer onorare la tradizione locale, un piccolo giro fra i formaggi: roccaverano e vaccini, freschi e stagionati, serviti con naturalezza, come si fa quando si ha tra le mani una materia prima che parla da sé (10 euro).
formaggi.jpgDolce conclusione con il dolce del giorno: una stagionale, ottima, torta di castagne (6 euro).
dolce.jpgLa carta dei vini è ampia, ben costruita, con etichette non scontate del territorio e una bella apertura al resto d’Italia e d’Europa. Il conto è più che corretto, con acqua e coperto inclusi, e l’ultimo saluto è affidato a un caffè (2 euro) davvero ben fatto.

Per chi decide di vivere l’esperienza anche a cena, un’ulteriore coccola: nove camere dove fermarsi a dormire, ricaricare le energie e godersi il silenzio che qui, più che altrove, sembra avere una consistenza propria. Meglio prenotare per tempo: anche l’isolamento, quando è bello, fa presto a diventare un segreto di cui molti vogliono fare parte.

MADONNA DELLA NEVE

Regione Madonna della Neve, 2
Cessole (At)
Tel. 0144 850402

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