Nel ristorante dei fratelli Di Bari, ambiente elegante e cucina di classe, per un’esperienza di gusto che si fa ricordare

Ci avevano sorpreso ai loro esordi. Quando non avevano nemmeno vent’anni. E ci hanno sorpreso ancora una volta oggi, che di anni ne hanno cinquanta. Prosegue a gonfie vele da oltre trent’anni il percorso dei fratelli Di Bari, Beatles padani della cucina, primo locale a Melzo, quindi a Cernusco sul Naviglio, con il loro ristorante Due Spade (via Delle Filerine 2/A – tel. 029249200).

Appassionati e ciascuno con un bagaglio di grande professionalità, Christian, Daniele e Richard (Patrick non c'è più, ma "quartetto" è ancora, perché con loro c'è anche Lorenzo, talentuoso giovane chef, figlio di Christian), ora, all'entusiasmo – che, non solo non è stato  fiaccato dalle prove che la vita dà, ma forse è fin superiore agli inizi – uniscono anche la sapienza di una maturità conquistata a suon di lavoro, sacrifici, sapersi mettere in discussione, crescita costante mossa dal non sentirsi mai arrivati.

Bellissimo l’ambiente, con la sala arredata in modo elegante, che vi accoglie negli spazi che un tempo ospitavano l’antica Filanda Gavazzi, di cui sono suggestiva testimonianza ciminiera e camino. Preziosa in sala la presenza di Marzia, la moglie di Christian, che si muove tra i tavoli assicurando con i collaboratori un servizio impeccabile.

Se la cura dei particolari, lo charme del locale e l’accoglienza sono da sosta di altissimo livello, strappa la stessa valutazione la cucina, sapiente mix di tradizione e fantasia, con piatti realizzati con tecnica e talento. Da un menu che segue la stagionalità delle materie prime, subito una grande golosità, ossia la crema tiepida di cavolfiore acciughe del Cantabrico e nocciole, in alternativa lumache trifolate alle erbe su soffice di patate.
Di primo tagliatelle di zucca, coste al burro aromatizzato con Bitto o risotto con pistilli di zafferano e ossobuco alla milanese.
Tra i secondi, guai farsi sfuggire l’ormai introvabile rognoncino cotto nel suo grasso tortino di patate al gorgonzola e salsa al Porto. Non si sbaglia con la “costoletta” di quaglia nel nido con uovo e soffice di topinambur o con il baccalà mantecato con patate, peperonata e crostino di pane.
Per i golosi, tappa obbligata con il carrello dei formaggi. Finale trionfale con gli imperdibili “nostri cannoncini” di sfoglia cotti al momento ripieni di crema pasticcera o con la mousse alla cannella, Jack Daniel’s e caramello al peperoncino.
“Ciliegina”, un conto finale, che a questi livelli, è di rara moderazione e lascia il sorriso! Il Due Spade è nostra Corona del cuore!

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