A Cavi di Lavagna, la straordinaria cucina di Ivan Maniago un giovane chef dal grande futuro

È una new entry della ristorazione ligure entusiasmante. Ed è la creatura di un giovane, grandissimo, chef, sul cui futuro di successo ci sentiamo di scommettere. Il ristorante che – a dispetto di una critica miope, che continua a sottostimare la Liguria della gola – impreziosisce ulteriormente l’offerta di questa regione – da tempo terra invece dove, in tutte le tipologie, osterie, trattorie, pizzerie o ristoranti che siano, si contano molteplici eccellenze – è L’impronta d’acqua (via Aurelia 2121 – tel. 3755291077) a Cavi di Lavagna (Ge).

Il talento, formidabile, che ne è l’artefice e la guida sicura, è Ivan Maniago. Originario di Domanins, in provincia di Pordenone, 31 anni, figlio del suo Friuli per capacità di sacrificio e abitudine alla fatica e per il suo essere lavoratore instancabile, dopo aver fatto gavetta per oltre dieci anni con maestri della cucina della caratura di Philippe Léveillé del Miramonti l’Altro di Concesio, Massimiliano Alajmo de Le Calandre a Sarmeola di Rubano, Gian Piero e Renzo Vivalda dell’Antica Corona Reale di Cervere, con coraggio ha aperto questo suo locale. Rischio per lui, felicità per noi.

Il locale è a pochi minuti dal casello, davanti al mare, sulla via Aurelia. All’interno una sala dagli arredi moderni, con le luci che illuminano ogni tavolo creando un gioco di chiaro-scuro che concentra l’attenzione sui piatti. In fondo, la cucina a vista, a conferma della centralità del lavoro ai fornelli.
Ivan e il suo validissimo staff, opera in grande sintonia, con precisione chirurgica e, dato che i coperti son pochi, a preparazioni concluse, esce con i piatti, a presentarlo. A conquistarvi saranno le sue creazioni, con un menu che dopo i primi assaggi vi metterà in difficoltà perché sarete tentati di assaggiare tutto, e non saprete a cosa rinunciare.

Per voi cappon magro in terrina salsa verde gambero viola per iniziare, poi imperdibile il risotto al pomodoro burrata e origano selvatico (un piatto che vale il viaggio, un vero capolavoro goloso, che nella sua apparente semplicità, è sintesi del talento, della tecnica, del pensiero e della filosofia di lavoro di Maniago), quindi mare, con paradisiaca interpretazione del “fritto”, con frittura di calamaretti guacamole di avocado salsa agrodolce, o terra, con coniglio al Marsala patate fondenti salsa al foie gras, per chiudere in dolcezza con un meraviglioso gelato fior di Cabannina.

Uscendo avrete l’impressione di aver vissuto un sogno. Ivan Maniago e la sua squadra saranno famosi! Per noi è eccellenza, e sarà sul palco a Golosaria perché è Corona del GattiMassobrio!  

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